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Ora legale: stop a fine ottobre. In migliaia firmano la petizione per averla tutto l’anno

Ora legale, che stress. Puntuali, come le foglie che cadono dagli alberi in questo periodo, arrivano gli appelli a mantenerla oltre la scadenza prestabilita. Le giornate si accorceranno e le ore di buio aumenteranno. Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre le lancette dell’orologio vanno spostate un’ora indietro. Si torna al 26 marzo. Ma perché ogni anno si discute se conviene o no mantenere l’ora legale? Peggio che discutere di calcio o degli abiti di Elly Shlein.

L’ultima petizione – ovviamente online – arriva dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima). Con due settimane di anticipo sul termine dell’ora legale, Sima ha comunicato di aver raccolto 330 mila firme per tenere le lancette avanti tutto l’anno e per sempre. Una cosa seria.

Ora legale: petizione online per mantenerla tutto l’anno

La petizione sostiene che le ripercussioni dello stop a fine ottobre si faranno sentire sulle bollette degli italiani e sull’ambiente. Se, viceversa, l’ora legale diventasse permanente produrrebbe minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh. Tradotto, gli italiani risparmierebbero più di 200 milioni di euro. Quale Spectre, allora, non recepisce questi numeri e ci obbliga a vivere più ore al buio?

Le migliaia di persone che hanno firmato l’appello non immaginavano che in Medio Oriente Hamas avrebbe provocato un’ennesima crisi con possibili effetti sulla catena energetica. I medici ambientali lo annotano e dicono pure che senza cambiare gli orologi eviteremmo di sbuffare in aria 200mila tonnellate di CO2. Insomma, gli algoritmi che comandano il mondo e le nostre ore di sonno sono contro il risparmio economico e la salute.

A questo punto non resta che informare la premier Giorgia Meloni delle firme di 330mila patrioti e affidarci alla sua voglia di sovranizzare l’Italia e lasciare le cose come stanno oggi. Attenzione, però, ai tranelli.

Una direttiva Ue del 2019 prevede ampia discrezionalità degli Stati dell’Unione di modificare l’ora legale, ed é la stessa Sima a ricordarlo. Un bel rompicapo per la Presidente, che in base a quel che deciderà corre il rischio di non far “arrivare i treni in orario”, almeno nella notte del 28 ottobre.

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  • Mi ha convinta l'articolo di Nunzio Ingiusto. Di questi tempi il risparmio energetico che avremmo è da prendere in considderazione.