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OpenAI raccoglie 40 miliardi e tocca i 300 miliardi: è la seconda azienda non quotata più valutata al mondo, ma dovrà cambiare identità

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OpenAI conquista un nuovo record: raccoglie 40 miliardi di dollari e balza al secondo posto tra le aziende private più valutate al mondo. Con una valutazione che ora tocca i 300 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto ai 157 miliardi della precedente valutazione di ottobre, l’azienda di ChatGPT si avvicina a grandi passi ai 350 miliardi di SpaceX e si allinea con ByteDance, la società madre di TikTok.

Dietro questa enorme iniezione di capitale, si nasconde un cambiamento radicale: OpenAI dovrà trasformarsi da ente non-profit a società a scopo di lucro. Un passo che ha già suscitato forti attriti tra i co-fondatori, tra cui Elon Musk, che ha persino cercato di fermare la mossa portando la questione in tribunale. Il patron di Tesla ha anche presentato una proposta da 97,4 miliardi di dollari per riacquistare le attività no-profit, ma la sua offerta è stata respinta dal consiglio di OpenAI, segnando una rottura profonda tra il miliardario e Sam Altman, ceo di OpenAI.

OpenAI: SoftBank guida il round da 40 miliardi di dollari

A guidare questa imponente raccolta fondi è SoftBank, il colosso giapponese che possiede anche Arm, il noto produttore di chip avanzati. Secondo quanto annunciato, SoftBank investirà 10 miliardi di dollari già ad aprile, con ulteriori 30 miliardi entro dicembre 2025. Tuttavia, il secondo contributo sarà vincolato alla trasformazione di OpenAI in una società a scopo di lucro, un cambiamento che dovrà ottenere l’approvazione non solo di Microsoft, già partner di OpenAI con circa 13 miliardi di dollari in finanziamenti passati, ma anche della procura generale della California, dove l’azienda ha sede. Se la trasformazione dovesse fallire, SoftBank ridurrà l’importo totale dell’investimento a 20 miliardi di dollari.

Inoltre, un quarto dell’investimento, pari a 10 miliardi, sarà co-finanziato da altri investitori, i cui nomi non sono stati resi noti. Secondo Reuters, Microsoft potrebbe unirsi a una cordata che include anche i fondi Coatue Management, Altimeter Capital e Thrive Capital.

I prossimi passi di OpenAi

Con questa nuova iniezione di capitale, OpenAI punta a intensificare la sua ricerca sull’intelligenza artificiale, espandere la sua capacità computazionale e migliorare gli strumenti per rispondere alla crescente domanda degli utenti. ChatGPT, che conta ormai 500 milioni di utenti settimanali, ha visto un incremento di 100 milioni in appena quattro settimane, facendo crescere esponenzialmente la necessità di potenza di calcolo, rendendo imperativo l’ampliamento delle infrastrutture. Inoltre, OpenAI sta collaborando con SoftBank e Oracle per sviluppare una rete di data center nell’ambito del progetto Stargate, un’iniziativa da 500 miliardi di dollari pensata per supportare i carichi di lavoro dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti.

ChatGpt, le novità del 2025: immagini e controversie

Il 2025 è iniziato con grandi novità per OpenAI. La possibilità di creare e modificare immagini tramite la dashboard di ChatGPT ha suscitato un enorme entusiasmo. Le immagini trasformate in stile fumetto, ispirate a Studio Ghibli, sono diventate virali sui social, dimostrando l’enorme potenziale creativo della tecnologia AI.

Tuttavia, questa funzionalità ha sollevato alcune controversie legali, in particolare riguardo al diritto d’autore. Molti artisti e creatori hanno accusato OpenAI di aver usato senza permesso opere protette per addestrare i suoi modelli. A marzo 2025, un giudice federale ha deciso di non archiviare una causa promossa dal New York Times, che accusa OpenAI e Microsoft di aver usato senza autorizzazione i suoi articoli per il training dei modelli AI. Questo caso potrebbe avere importanti ripercussioni sul futuro della compagnia.

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