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OpenAi nuovo ribaltone: Sam Altman torna alla guida e riporta al vertice il suo Cda iniziale

Imagoeconomica

Fine della telenovela. Sam Altman torna a casa. Quattro giorno dopo essere stato cacciato dal CdA di OpenAi, Altman torna in azienda nel suo ruolo di amministratore delegato. E lo fa anche da vincitore assoluto, perchè con il suo reintegro passa anche la sua volontà di riformare il consiglio di amministrazione.

Ad annunciarlo su X è la stessa azienda creatrice di ChapGPT: “Abbiamo raggiunto un accordo di principio per il ritorno di Sam Altman in OpenAI come CEO, con un nuovo consiglio di amministrazione iniziale”.

OpenAI ha accettato, quindi, in linea di principio, di ricostituire il consiglio di amministrazione che aveva portato all’allontanamento di Altman.

Bret Taylor, ex co-CEO di Salesforce, e Larry Summers, ex segretario al Tesoro degli Stati Uniti, si uniranno a Adam D’Angelo, CEO di Quora e attuale direttore, secondo quanto dichiarato dalla società.

OpenAi: ha pesato il rischio ammutinamento dei dipendenti

OpenAi ha dovuto fare marcia indietro dopo che si è trovata di fronte il rischio di ammutinamento di quasi tutti i suoi dipendenti.

740 dipendenti (il 95% del totale della società), subito dopo l’annuncio del passaggio di Altman a Microsoft, avevano pubblicato una lettera nel quale minacciavano di lasciare l’azienda se il Consiglio d’Amministrazione non si fosse dimesso e se Sam Altman e l’ex presidente Greg Brockman, non fossero stati reintegrati.

“Il processo attraverso il quale avete licenziato Sam Altman e rimosso Greg Brockman dal consiglio di amministrazione ha messo a repentaglio tutto il lavoro fatto e minato la nostra missione e l’azienda – si legge nella lettera –. La vostra condotta ha reso evidente che non avevate le competenze per supervisionare OpenAI”.

Tra i firmatari della lettera figura anche Ilya Sutskever, scienziato capo dell’azienda e membro del consiglio di amministrazione, il quale era stato accusato di aver coordinato l’allontanamento di Sam Altman.

Una prova di forza, quindi, da parte di un gruppo rispetto alle decisione dei manager.

Altman: “fatto di tutto per tenere unita la squadra, non vedo l’ora di tornare”

Felice Sam Altman che a confermato la notizia del suo “ritorno a casa” con un messaggio su X:

“Adoro OpenAi e tutto ciò che ho fatto negli ultimi giorni è stato per tenere unita questa squadra e la sua missione. Quando ho deciso di unirmi a Microsoft era chiaro che fosse la strada migliore per me e per il team. Con il nuovo consiglio e il supporto di Satya, non vedo l’ora di tornare a OpenAi e di consolidare la nostra forte partnership con Microsoft”.

Insieme ad Altman torna in azienda anche l’ex presidente e co-fondatore Greg Brockman.

Soddisfatta della decisione anche Microsoft

Soddisfatta della decisione anche Microsoft, principale investitore di OpenAi, che tramite il numero uno dell’azienda Satya Nadella ha accolto con favore i cambiamenti nel consiglio di amministrazione della start-up.

“Siamo incoraggiati dai cambiamenti nel consiglio di OpenAI. Crediamo che questo sia un primo passo essenziale verso una governance più stabile, ben informata ed efficace. Sam, Greg ed io abbiamo parlato e concordato che hanno un ruolo chiave da svolgere insieme al team di leadership di OpenAI per garantire che l’organizzazione continui a prosperare e a perseguire la sua missione. Non vediamo l’ora di sviluppare ulteriormente la nostra solida partnership e di offrire il valore di questa prossima generazione di intelligenza artificiale ai nostri clienti e partner.

Cosa era successo tra Altman e OpenAI

Sam Altman era stato rimosso in modo sorprendente venerdì scorso, con il Consiglio di Amministrazione che lo aveva accusato di mancanza di trasparenza nella gestione dello sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale. La decisione aveva scatenato una rivolta degli investitori preoccupati per il futuro.

Lunedì, OpenAI aveva designato l’ex capo di Twitch, Emmett Shear, come amministratore delegato ad interim mentre Microsoft annunciava che Altman avrebbe assunto la guida della nuova divisione dedicata all’intelligenza artificiale del colosso fondato da Bill Gates. Oggi, infine, il passo indietro definitivo.

Quello risulta chiaro da questa vicenda è il legame stretto che si è creato tra Microsoft e OpenAi.

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