“I contatti con Tim li ha avuti Open Fiber, gli azionisti è bene che lascino fare alle società”. Queste le parole di Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, rispondendo alle domande dei giornalisti su possibili contatti con Tim dal giorno dell’insediamento di Gubitosi.
Dopo Elisabetta Ripa e Franco Bassanini, rispettivamente ad e presidente di Open Fiber, e Luigi Gubitosi, nuovo numero uno di Tim, parla anche l’ad di Enel, società che insieme a Cdp controlla Open Fiber. L’argomento è sempre lo stesso: la creazione di una rete unica tra le due società, avallata nel recente passato anche dal Governo.
Ai cronisti che gli chiedevano di dare una risposta indiretta a Gubitosi, che in una precedente intervista al Corriere della Sera ha invitato Open Fiber “a sedersi ad un tavolo”, Starace ha replicato: “Tim si deve sedere attorno ad un tavolo con Open Fiber, cosa che stanno facendo finalmente, sono tre anni che diciamo questa cosa”.
Il manager però rimane cauto. La sua linea ricalca quella tenuta da Ripa e Bassanini in Parlamento: Open Fiber è disponibile a creare una rete unica con Tim, ma prima l’ex monopolista delle tlc deve fare chiarezza al suo interno, trovando anche il modo di porre fine allo scontro tra Elliott – azionista con il 9,4% – e Vivendi, socio di maggioranza di Tim.
“Gubitosi deve prima fare una serie di passi all’interno della sua azienda – ha affermato Starace – per sapere prima se resta amministratore delegato, poi se all’interno dell’azienda si vuole separare la rete e poi se si vuole unire con Open Fiber. Quando si chiariranno le cose si capirà”, ha aggiunto, sottolineando di essere “d’accordo con Bassanini e Ripa sul fatto che si possono fare accordi commerciali, su cui Open Fiber ha autonomia, e anche possibili forme di coinvestimento su alcuni tratti. Il resto spetta agli azionisti”
A Piazza Affari il titolo Telecom Italia guadagna lo 0,3% a fronte del -0,2% del Ftse Mib, mentre le azioni Enel cedono lo 0,8% a 5,22 euro.