Sale a 1700 euro, in cifra media, il premio di risultato 2018 che Open Fiber ha sottoscritto con i sindacati di categoria Slc Cgil, FFistel Cisl, Uilcom Uil e con le Rsu. L’intesa raggiunta riguarda anche gli altri istituti contrattuali demandati agli integrativi aziendali.
Per il premio di risultato, precisa un comunicato della società che sta installando fibra ottica in tutta l’Italia, viene confermato l’imopianto già sperimentato l’anno precedente.”Mantenuto l’indicatore delle Unità Immobiliari connesse, obiettivo strategico dell’Azienda, ed introdotto l’indicatore finanziario dei Ricavi; il premio sale a 1.700 euro lordi (cifra media riferita al personale di 5° livello, ndr)”.
I dipendenti, come lo scorso anno, avranno la possibilità di “convertire il premio in servizi di welfare (previdenza complementare, rimborsi spese scolastiche e per assistenza familiari, cassa sanitaria integrativa, abbonamenti trasporto pubblico, sport, cultura, viaggi ecc.)”, un’opzione che nel 2017 è stata scelta dal 27% della popolazione aziendale. Il prossimo anno, la conversione sarà ulteriormente premiata con un incremento di valore fino al 15%.
Nel nuovo integrativo, inoltre, sono state ampliate le misure che facilitano la conciliazione dei ritmi casa-lavoro. Tra queste, “l’ampliamento dei permessi per paternità obbligatoria, l’incremento del 30% della retribuzione per il congedo parentale in aggiunta a quanto erogato dall’Inps, più flessibilità per gestire la malattia dei figli”. Sono stati introdotti anche permessi e ferie solidali.
Con questo contratto, ha rilevato il direttore del Personale e Organizzazione, Open Fiber punta a porsi come benchmark per il settore delle telecomunicazioni anche sul versante dell’occupazione e della formazione. “Dare una nuova velocità all’Italia – prosegue Rebernik – per noi vuol dire anche aprire le porte ai Millennials: seicento nuovi colleghi portati a bordo in poco meno di due anni, di cui il 45% ha meno di 35 anni. Presto saremo a Roma e Milano per far conoscere la nostra azienda ai professionisti del futuro presso le Università La Sapienza, Tor Vergata, Bocconi e Politecnico di Milano”.