Battipaglia si prepara ad una rivoluzione digitale. Nel comune, in provincia di Salerno in Campania – noto centro di produzione agricola italiano – sono partiti i lavori di Open Fiber per la realizzazione di una rete di telecomunicazione in fibra ottica. L’investimento comprende 5 milioni di euro, fondi propri necessari al cablaggio di 15mila unità immobiliari.
Una infrastruttura all’avanguardia in grado di assicurare a cittadini e imprese la rete d’ultima generazione realizzata in modalità FTTH (Fiber To The Home). L’unica in grado di restituire velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo e latenza inferiore ai 5 millisecondi. A suggellare l’accordo il sindaco Cecilia Francese e l’assessore Davide Bruno insieme agli esponenti di Open Fiber Gianfranco Guerrera, Vincenzo Fabaro e Luigi Lambiase.
Al fine di limitare il più possibile l’impatto e gli eventuali disagi per la comunità, il progetto delineato per Battipaglia, prevede il riuso di infrastrutture esistenti: dei 101 km che formeranno la nuova e capillare rete di telecomunicazione a banda ultralarga, 42 km saranno costituiti da impianti interrati o aerei già presenti in città.
Inoltre, come nei cantieri aperti in tutta Italia, gli scavi saranno effettuati nel pieno rispetto ambientale e privilegiando metodologie innovative. Tra queste la più utilizzata è la minétrincea: lo scavo su strada, largo 10 cm e profondo dai 35 ai 50 cm, riempito alla posa dei cavi con malta cementizia di colore rosa. Trascorsi almeno 30 giorni (tempo necessario per l’assestamento del materiale) si passa alla definizione dell’intervento con la scarifica della sede stradale interessata a la casa dell’asfalto a caldo.
Ogni fase è frutto di coordinamento tra la società guidata da Elisabetta Ripa e i competenti uffici comunali. Nel complesso verranno stesi 9mila km di cavi in fibra ottica, con conclusione dei lavori prevista entro 18 mesi.
Accanto all’intervento garantito da fondi privati è anche prevista la copertura delle aree periferiche e rurali di Battipaglia, grazie al Piano Banda Ultralarga. In questo caso l’infrastruttura è finanziata con fondi regionali e statili e resterà di proprietà pubblica. Le attività affidate in concessione a Open Fiber sono coordinate da Infratel, società “in house” del Ministero dello Sviluppo Economico, con la supervisione della Regione Campania.
“Una rete a banda ultralarga, interamente in fibra ottica – ha evidenziato Gianfranco Guerrera, regional manager Campania e Basilicata di Open Fiber – permette di abilitare servizi che vanno a beneficio dell’intera collettività: smart working, telemedicina, telelavoro, educazione a distanza, industria 4.0, videosorveglianza, demotica e tanto altro ancora da inventare”.