Con il recente piano industriale, Open Fiber aumenta di 11 miliardi gli investimenti per far crescere in tutta Italia la rete in fibra ottica ultralarga. Lo ha sottolineato Mario Rossetti, amministratore delegato della società che da dicembre, dopo l’uscita di Enel dal capitale, è controllata al 60% da Cdp Equity e al 40% dal fondo Macquarie e che lunedì sera ha diffuso i conti del bilancio 2021.
Open Fiber: maxi-finanziamento per investire
Con oltre 1,3 miliardi di euro impegnati l’anno scorso e circa un miliardo di euro l’anno nell’ultimo quadriennio – si legge nel comunicato della società – Open Fiber “si conferma tra i maggiori investitori del Paese”.
Per realizzare il piano di investimenti, l’azienda ha ottenuto da un pool di banche un finanziamento complessivo da circa 7,2 miliardi di euro, estendibile per ulteriori 2,8 miliardi.
La copertura della rete in fibra ultralarga
L’esercizio dell’anno scorso (il quinto anno di operatività per Open Fiber) si è chiuso con oltre 13,5 milioni di unità immobiliari coperte (+23% rispetto al 2020).
In tutto, il piano industriale di Open Fiber prevede la copertura di 24 milioni di unità immobiliari in tutte le Regioni d’Italia.
Al 31 dicembre 2021, l’azienda ha aperto la commercializzazione dei servizi in 219 città grandi e medie (aree nere) e in 3.230 Comuni di piccole dimensioni (aree bianche, dove Open Fiber opera come concessionario pubblico).
Open Fiber: bilancio 2021
Per quanto riguarda i dati finanziari, Open Fiber archivia il 2021 con ricavi per 380 milioni di euro, in crescita del 45% su base annua.
Sul versante della redditività, l’Ebitda è quasi raddoppiato: +92%, da 79 a 152 milioni. Andamento positivo anche per la marginalità, che sale dal 30 al 40%.
La posizione finanziaria netta è negativa per 3,3 miliardi di euro.
Le parole dell’Ad Rossetti
“Open Fiber è un’azienda sostenibile per la natura intrinseca e gli impatti socioeconomici del suo business – ha commentato Rossetti – In un contesto globale complesso, grazie al sostegno dei soci e del sistema finanziario anche internazionale stiamo lavorando per completare un’infrastruttura chiave per famiglie e imprese. Siamo fortemente impegnati nel completare e velocizzare la copertura di tutto il Paese con un’infrastruttura a banda ultralarga, dando priorità alle aree bianche dove il gap digitale si sconta maggiormente. Con questi obiettivi, al servizio del piano industriale recentemente approvato, metteremo in campo 11 miliardi di investimenti aggiuntivi”.