Delisting di Pirelli tutt’altro che scontato. Piazza Affari prende atto dell’offerta pubblica d’acquisto in arrivo sul gruppo della Bicocca ma sembra chiedere un premio superiore per aderire alla proposta (non ancora ufficiale) che potrebbe ritirare le azioni dalla Borsa dove è quotata dagli anni ’20. Nella seduta odierna è stato scambiato il 4,5% del capitale ordinario e le quotazioni hanno viaggiato costantemente sopra il prezzo di 15 euro, valore a cui sarà lanciata l’opa da parte di Camfin in alleanza con China National Chemical Corporation. Se è vero, ragiona qualche operatore, che il prezzo attuale incorpora anche il dividendo sull’esercizio 2014 non ancora deliberato (0,32 euro in caso di conferma della cedola sulle azioni ordinarie staccata un anno fa) e che l’opa dovrebbe andare in scena dopo la distribuzione della cedola, d’altro canto i volumi trattati confermano la volontà di diversi investitori di raccogliere azioni scommettendo su un rilancio o comunque sul mantenimento del titolo in quotazione.
Nella prima nota ufficiale con cui sono state confermate le trattative e l’opa allo studio, non si fa esplicitamente riferimento all’obiettivo di ritirare le azioni dalle piattaforme borsistiche. “Per ottenere il delisting è chiaro che il premio deve essere significativo”, era il commento a caldo fatto da Intermonte Sim dopo la prima conferma di trattative per un’opa totalitaria sul 78% circa non detenuto da Camfin. “La società è solida e ha potenzialità – spiega l’institutional sales di una banca – E’ naturale che il mercato voglia di più: diversi gestori oggi hanno giudicato bassa l’offerta decidendo anzi di rafforzare le proprie posizioni”. L’altra questione su cui si ragiona è la possibile cessione della divisione degli pneumatici ‘industrial’ di Pirelli ( quasi un quarto del fatturato di gruppo) che potrebbe essere venduta a valle del riassetto azionario. “Lo spin off della divisione camion potrebbe aggiungere circa 6 euro per azione all’attuale valutazione delle azioni Pirelli – scrive Akros – Se si consegnano i titoli in opa non sara’ possibile beneficiare del processo di riorganizzazione industriale in corso. E’ anche vero che i titoli Pirelli rimasti sul mercato potrebbero diventare meno liquidi”.