Warren Buffett ha aderito all’Opa di Generali su Cattolica avviata lo scorso 4 ottobre, apportando la quota detenuta dalla controllata General Reinsurance. Secondo gli ultimi aggiornamenti, l’oracolo di Omaha dovrebbe detenere un pacchetto pari a circa il 6,9% di Cattolica, dopo che la sua quota del 9% si è diluita per effetto dell’aumento da 300 milioni di euro riservato a Generali.
Pur avendo con la sua Berkshire la quota Cattolica in carico a oltre 7 euro, Buffett ha comunque venduto all’Offerta Generali, ritenendo dunque il prezzo adeguato, sottolinea Radiocor.
Con l’adesione di Buffett, la partecipazione di Generali in Cattolica supera il 42% e si avvicina dunque alla soglia del 50% più un’azione che rappresenta la quota minima che il Leone potrebbe accettare per la buona riuscita dell’Offerta, nonché una soglia sufficiente a portare avanti la fusione e realizzare le sinergie attese dall’integrazione.
Fino al 21 ottobre era stato portato in adesione l’11,8% del capitale, vale a dire le azioni proprie derivanti dal recesso. Una quota che si somma a quella di Generali in Cattolica, pari al 23,67%. Aggiungendo anche l’adesione di Buffett si arriva dunque al 42%. A questo punto, bisogna dunque attendere quali saranno le decisioni della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, che ha in mano il 3,1% del capitale di Cattolica, e di Cariverona (circa l’1%). Per aderire all’ora c’è tempo fino al 29 ottobre.