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Opa Generali e cessione di Autostrade accedono le luci della Borsa

Peppe Baselice per FIRSTonline

I segnali di ripresa delle economie si moltiplicano assieme, però, ai focolai d’aumento dei prezzi. Di qui la cautela che accompagna la ripresa dei listini che, comunque, viaggiano sui massimi. A dare una misura della forza del recovery è, ad esempio, il boom dell’export della Corea del Sud: +45% a maggio, mai così bene dal 1988 grazie anche al boom dei semiconduttori +24%.  Ma l’avanzata del prezzo dei chips, combinata con il rialzo delle materie prime, accentua il rischio inflazione: continua la marcia dell’oro (+8% nel mese a 1.912 dollari l’oncia), rincara la dose Elon Musk che annuncia di esser obbligato ad alzare il prezzo di listino della Tesla. I mercati, lunedì orfani di Wall Street e della Borsa di Londra, avanzano così con molta cautela. Ma la direzione di marcia, specie in Europa, è al rialzo: Italia e Spagna, +6% a maggio, sono i listini migliori, sorretti sia dalle stime sulla crescita legata al prossimo varo dei piani Ue sia dai livelli dei prezzi: il rapporto prezzo/utili nel Vecchio Continente è pari a 17 volte contro le 23 dei mercati Usa. Bank of America si spinge così a suggerire overweight sull’Europa con un occhio di riguardo per banche e lusso, comparti ben presenti in Piazza Affari.

LA FORZA DELLO YUAN FRENA SHANGHAI

  • Avanza seppur a tasso ridotto (+7% da inizio anno l’indice Asia Pacific) anche l’Asia. In testa ci sono il Kospi coreano e l’indice di Taiwan, con rialzi di poco superiori al mezzo punto.  In rialzo anche l’India che nel primo trimestre ha messo a segno un rialzo del pil dell’1,6%, probabilmente compromesso dal ritorno della pandemia da aprile.
  • La forza dello yuan, salito lunedì al massimo da tre anni sul dollaro a 6,3526 rallenta la corsa di Shanghai e Shenzhen. Ieri Pechino ha preso una decisione storica: d’ora in poi le famiglie potranno avere tre figli. Ma sono in pochi a pensare che il provvedimento possa spingere i cinesi a fare più figli come vorrebbe Xi Jingping, preoccupato dalla caduta della natalità.
  • In ascesa anche il dollaro australiano  a 0,77605 sul dollaro in attesa delle decisioni sui tassi  della banca centrale.

MATERIE PRIME ALLE STELLE. ORA CORRE ANCHE IL CAFFÈ

  • Ancora in ascesa le materie prime. L’indice Bloomberg Commodity guadagna l’1%. Sale anche il gas naturale, (+3%), il mais (+1,5%). Tra i movimenti di rilievo di ieri, quello del caffè: +4%.
  • Il petrolio WTI è sui massimi degli ultimi tre mesi, in rialzo del 2%, nel giorno della riunione a Vienna dei rappresentanti dei paesi aderenti all’OPEC.

MILANO AI MASSIMI DA 15 MESI 

Nel giorno dei dati preliminari sull’inflazione di maggio le borse europee, orfane di Wall Street e Londra, hanno vissuto una seduta all’insegna della debolezza. Perdono colpi Francoforte -0,64% e Parigi -0,57%. Deboli anche Madrid ed Amsterdam. Milano, che ha chiuso sulla parità (+0,01%) a 25.170 punti (comunque sui massimi da 15 mesi) non ha fatto eccezione. Almeno all’apparenza, perché nel corso della seduta non sono certo mancati i colpi di scena. 

CATTOLICA +15,3%, ANCHE CALTAGIRONE VOTA L’OPA

  • Generali ha lanciato l’Opa sulla totalità delle azioni di Cattolica Assicurazioni a 6,75 euro per un totale di 1.176 milioni con un premio del 15,3% sulle quotazioni del 28 maggio.  Il titolo Cattolica va ben oltre, balza del 13% a 6,84 euro per azione e 1,2 miliardi di capitalizzazione (a fine mattinata ritraccia a 6,81 euro), mentre Generali guadagna lo 0,4% a 16,92 euro per azione con il Ftse Mib positivo per lo 0,4%. 
  • Il blitz, approvato sia da Leonardo Del Vecchio che da Francesco Gaetano Caltagirone oltre che dall’advisor Mediobanca, consentirà al Leone di diventare il primo gruppo nel mercato danni e di rafforzare la propria presenza nel mercato vita.
  • UNIPOL SALE AL 7% DI POP. SONDRIO, RETELIT SOTTO OPA
  • Sempre sul fronte assicurativo va segnalata la conferma che Unipol +0,97% è salita al 9,01% di Popolare di Sondrio nel giorno della sentenza del Consiglio di Stato sulla riforma delle banche popolari.
  • Non è stata l’unica Opa della giornata. Marbles spa, controllata dal fondo spagnolo Asterion ha promosso un’Offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni di Retelit, già partecipata al 28,748%, con l’obiettivo di revocare la quotazione. L’offerta incorpora un premio del 10,7% rispetto al prezzo di 2,571 euro rilevato venerdì. Retelit, specializzata nel supporto alle imprese pubbliche e private sulla trasformazione digitale, è destinata ad essere una protagonista di rilievo nel piano di crescita digitale del Paese. L’efficacia dell’operazione sarà perciò subordinata al cosiddetto “Golden Power” e per questo l’offerente dovrà depositare la relativa domanda di autorizzazione alla presidenza del Consiglio.

BENETTON LASCIA AUTOSTRADE: 5 MILIARDI PER LO SHOPPING 

E’ arrivata nel pomeriggio la svolta per Autostrade per l’Italia. L’assemblea di Atlantia ha approvato la cessione di Aspi alla cordata guidata da Cdp di cui fanno parte Macquarie e Blackstone.   L’operazione è stata approvata con il voto favorevole di 1.129 azionisti pari al 86,86% del capitale sociale. Hanno espresso voto contrario 60 azionisti pari al 12,75% del capitale. A seguito della vendita (9,1 miliardi di euro) si stima che Atlantia abbia circa 5 miliardi di cassa, aumentando la flessibilità strategica. Equita sottolinea che “anche dopo la cessione di Aspi, Edizione è comunque determinata a rimanere un investitore di lungo periodo nelle infrastrutture”. 

In materia di Opa da segnalare anche il rialzo di Carraro, + 1,61%, che si è avvicinato al nuovo prezzo d’Opa ritoccato oggi a 2,55 euro rispetto al precedente di 2,40 euro da parte di Fly Srl, della famiglia Carraro.

BPM + 64% DA GENNAIO AL TOP IN EUROPA, UNICREDIT +22,5% A MAGGIO

  • Continua la stagione di grazia delle banche. Banco BPM, poco mosso, con un guadagno del 24% si mette in evidenza come il miglior titolo dell’Eurostoxx 600 nel mese di maggio.  Da inizio anno, Banco Bpm guadagna il 64%: molto meglio del +14% registrato dal FtseMib e più del doppio di quanto registrato dal settore bancario italiano +29%.
  • Brilla anche Unicredit che ha completato il miglior mese del 2021 con un bilancio provvisorio del +22,50%sui massimi da quindici mesi.
  • In rialzo i titoli del risparmio gestito: Banca Mediolanum +2,19%, Banca Generali +1,18% e Azimut +0,58%. 
  • Bene il settore delle costruzioni in scia all’approvazione del Decreto
    Semplificazioni: Webuild +1,6%, Buzzi Unicem +0,95%, Trevi +1,36%.
  • Tra i maggiori ribassi: Enel – 1,07%; Leonardo – 0,84%; Nexi – 0,75%; Exor – 0,74%.
  • Nel resto del listino:

 FINCANTIERI ENTRA NELLE BATTERIE, CORRONO LE MOTO ELETTRICHE

Geox ha chiuso gli scambi con un rialzo del 5,98% ai massimi dal febbraio 2020, dopo esser cresciuto nell’ultimo mese di oltre il 30%. Intesa ha riavviato la copertura su con rating add e prezzo obiettivo a 1,35 euro.

Fincantieri +4,64% ha annunciato di aver costituito insieme a Faist Group (gruppo italiano specializzato nello sviluppo e fornitura di sistemi completi di accumulo di energia elettrica) la joint venture Power4Future, dedicata alla produzione di batterie al litio.

Sull’Aim da segnalare Energica +7,75%. Il portafoglio ordini  di moto elettriche che, alla data odierna è in crescita dell’83%, (4,1 milioni di euro)a cambi costanti, rispetto allo stesso periodo del 2020 e pari a circa il 67% dell’intero fatturato.

VISCO: IN BORSA OPERAZIONI PER 16 MILIARDI, A PARIGI PER 101 

I segnali di vivacità in arrivo dal listino (oltre a banche ed assicurazioni da segnalare costruzioni e lusso) hanno coinciso con i segnali di ottimismo, pur cauto, in arrivo dalle Considerazioni Finali del governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco che ha preannunciato un rimbalzo dell’economia dopo un anno e mezzo di blocchi causati dal Covid. Il pil quest’anno salirà oltre il 4%, dopo un -6,6% nel 2020. 

Le vaccinazioni stanno accelerando e le imprese sono pronte a tornare ad investire. Nell’area euro, ha aggiunto il governatore, non ci sono poi problemi legati a rischi inflattivi e bisogna evitare a tutti i costi di ridurre prematuramente gli stimoli monetari. Gli interventi pubblici che nel 2020 hanno superato i 20 miliardi, tra sussidi e crediti d’imposta, dovranno continuare, ma dovranno farsi più selettivi. Serve anche un maggior ricorso ai finanziamenti alternativi al credito bancario: dall’inizio del 2020 le emissioni nette di titoli di debito e di azioni quotate effettuate da società italiane sono ammontate a circa 16 miliardi, contro 101 di quelle francesi e 87 delle tedesche. 

L’OCSE PREVEDE PIL +4,5%.  SPREAD A 104

Anche l’Ocse ha alzato le stime sull’Italia, grazie all’efficace campagna vaccinale in atto nel paese. Nell’Economic Outlook l’Organizzazione ipotizza che il Pil salga del 4,5% (dal +4,1% previsto a marzo) e +4,4% da +4% nel 2022. Per quanto riguarda i conti pubblici, il rapporto deficit/Pil è previsto a 11,4% nel 2021, per poi calare a 6,4% nel 2022. Il debito è ipotizzato a 159,6% del Pil quest’anno e 157,2% nel 2022.

 A livello globale, si legge, “quest’anno l’economia globale è destinata a crescere al ritmo più veloce da quasi mezzo secolo, sostenuta da programmi di vaccinazione aggressivi e dall’ultimo pacchetto di incentivi fiscali del governo degli Stati Uniti”.

Stabile il mercato obbligazionario. Lo spread fra Btp decennale e Bund di pari durata chiude a 104 punti base, Il decennale rende lo 0,86%. 

Risultano in lieve calo gli acquisti Bce nell’ambito del programma Pepp:  20,03 miliardi di euro nel corso dell’ultima settimana (contro 21,67 miliardi). 

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