È arrivato il tanto atteso rilancio. A una settimana dal termine dell’Opa, in programma per il 21 aprile, Crédit Agricole Italia ha alzato il prezzo dell’offerta pubblica d’acquisto su Creval andando incontro alle richieste dei soci dell’istituto di Sondrio allo scopo di convincerli ad aderire al progetto.
IL NUOVO PREZZO
Sul piatto ci sono 120 milioni in più. Il prezzo d’offerta sale da 10,5 a 12,2 euro per azione, cui si aggiungerà un bonus da 0,3 euro se le adesioni raggiungeranno il 90% del capitale, soglia oltre la quale si potrà procedere con l’opa residuale. Il nuovo prezzo rappresenta un premio del 79% circa sulla media delle quotazioni di Creval in Borsa nei sei mesi precedenti l’annuncio (dunque prima di novembre 2020), percentuale che arriva all’83% in caso di piena adesione. La cifra complessiva sale dunque da 735 a 854 milioni di euro.
Attraverso una nota Crédit Agricole precisa che anche gli azionisti che hanno aderito all’offerta prima del rilancio avranno diritto a percepire il nuovo corrispettivo integrato, in caso di superamento della soglia 90%, con il corrispettivo addizionale. Il riferimento è soprattutto a Credit Agricole Assurances, titolare di una quota pari al 9,8% del capitale, e al fondo Algebris di Davide Serra, che possiede il 5,4% del capitale. Entrambe le società hanno aderito all’offerta il 13 aprile, portando in dote – complessivamente – una quota del 15,2%.
LE REAZIONI
Grazie al rilancio, l’Agricole dovrebbe finalmente riuscire a mettere d’accordo non solo i vertici di Creval, che avevano giudicato “non congruo” il prezzo offerto, ma anche i soci come Dumont, Alta Global, Hosking Partners, Petrus Advisers e Melqart, che già prima dell’inizio dell’Opa avevano chiesto un rilancio, bocciando la cifra proposta da Crédit Agricole. Alla base delle resistenze l’andamento di Borsa del titolo negli ultimi cinque mesi. Da novembre 2020, quando Crédit Agricole annunciò l’offerta, le azioni sono state costantemente sopra i 10,5 euro per azione offerti in precedenza e oggi viaggiano a 12,39 euro (+0,4%).
Pochi giorni fa, Dumont aveva ribadito che, pur non essendo “contraria ad operazioni di M&A”, “il prezzo offerto non è adeguato al valore attuale e prospettico” della banca.
L’attesa ora si sposta adesso sul cda di Credito Valtellinese che potrebbe riunirsi già nel weekend per valutare la nuova offerta.