Finale al fotofinish per l’Opa Creval. Crédit Agricole Italia ha annunciato che rinuncia alla clausola del 90% e le azioni Creval si sono subito allineate al prezzo dell’ultimo rilancio, in rialzo del 3,71% a 12,41 euro, recuperando la caduta della vigilia. A seguito della novità arrivata oggi il periodo di adesione è automaticamente prolungato fino alle 17.30 di venerdì 23 aprile.
Con un comunicato nelle prime ore di stamattina, Crédit Agricole Italia ha annunciato che pagherà 12,5 euro per azione Creval – prezzo dell’ultimo rilancio dagli iniziali 12,2 euro – anche se le adesioni non raggiungeranno il 90% del capitale, opzione posta come condizione sine qua non in occasione dell’ultimo rilancio sul prezzo. L’istituto ha spiegato di aver deciso in questo senso dopo aver ricevuto impegni di adesione all’offerta da parte del 27,2% del capitale, subordinati però alla rinuncia – da parte dell’emittente – della condizione di superamento del 90% del capitale.
Considerando che aveva già aderito all’opa il 22,63% del capitale, quest’ultimo passo porta la quota complessiva in capo all’Agricole al 49,83%, a un passo dalla soglia minima di efficacia del 50% più un’azione. Considerando anche le quote già detenute da Credit Agricole Italia (Cai) la partecipazione complessiva in mano all’istituto guidato dall’Ad. Giampiero Maioli sale infine a circa il 52% del capitale.
Particolare da non sottovalutare, inoltre, è che all’Opa, a queste nuove condizioni, ha aderito anche la Dfgd dell’imprenditore francese Denis Dumont, che lunedì scorso aveva espresso la lista di maggioranza in assemblea, lista che ha rinnovato il Cda per il triennio. Dgfd si è impegnata a consegnare il 5,3% del capitale. Analoghi impegni sono arrivati da Alta Global Investments (per il 5,1%), Hosking Partners (4,6%), Tig Advisors (4,1%) e Petrus Advisers (3,1%). Complessivamente si arriva dunque al 22,2%, ma l’Agricole ha reso noto di aver “ricevuto conferma della intenzione di aderire all’offerta da altri azionisti in relazione a un ulteriore 5% circa del capitale sociale dell’emittente”, per un 27,2% totale. L’ultima mossa di Crédit Agricole Italia va dunque interpretata come gesto distensivo nei confronti dei precedenti azionisti come la stessa banca non ha mancato di far rilevare. La mano tesa è arrivata “alla luce dell’approccio costruttivo e del supporto all’offerta manifestato dai suddetti investitori e al fine di favore la realizzazione dell’integrazione industriale tra Creval e il gruppo Credit Agricole Italia”, precisa il comunicato diffuso stamattina.
Contestualmente alle ultime decisioni il periodo di adesione è automaticamente prolungato fino alle 17.30 di venerdì 23 aprile. Gli azionisti che aderiranno all’Opa riceveranno quindi il dividendo da 0,23 euro per azione dal Creval (il 28 aprile) e l’importo residuo dell’offerta di 12,27 euro da Credit Agricole Italia il 30 aprile. Infine, Crédit Agricole Italia ha precisato che, considerata la proroga del periodo di adesione, le azioni acquistate sul mercato nei giorni 22 e 23 aprile 2021 non potranno essere portate in adesione all’offerta.