L’Opa di Edizione-Blackstone, lanciata attraverso il veicolo Schema Alfa, ha raggiunto l’87,3% del capitale di Atlantia, che sommato allo 0,84% di azioni proprie della holding porta il totale oltre l’88%. E’ terminata così l’Offerta pubblica che portrà al delisting della società infrastrutturale da Piazza Affari.
I numeri finali dicono che le adesioni hanno raggiunto l’81% del capitale oggetto di offerta, a sua volta pari al 66,9%, visto che il restante 33,1% è in mano a Edizione, cassaforte della famiglia Benetton.
Schema Alfa aveva posto tra le condizioni di efficacia dell’Offerta il raggiungimento del 90% ma, al di là del fatto che la condizione stessa è rinunciabile, è evidente che l’obiettivo è a un passo.
La società quindi è attesa ritirare i titoli (che saranno pagati il prossimo 18 novembre) e di riaprire i termini per l’offerta, tra il 21 e il 25 novembre, in modo da concedere ai grossi fondi e agli ultimi arrivati – tra cui alcuni fondi hedge che hanno acquistato nelle ultime ore con il titolo in Borsa a 22,7 euro – di aderire all’Opa a 23 euro. Ci vorrà ancora qualche giorno, ma l’esito dell’Opa da 18 miliardi di euro pare tracciato, e il leader europeo delle infrastrutture che controlla anche gli Aeroporti di Roma si appresta quindi ad abbandonare Piazza Affari.
Chi guiderà ora Atlantia ?
Il nuovo corso di vecchi e nuovi azionisti del gruppo, in queste ore starebbe tirando le fila per il futuro assetto di Atlantia. Non solo la Fondazione Crt (che avrebbe opzionato un 3% di Schema Alfa), ma anche il fondo Gic del governo di Singapore starebbe valutando di reinvestire parte del ricavato dell’Opa nel veicolo non quotato che l’ha promossa, come riporta La Repubblica. Quanto alla squadra, Giampiero Massolo sarà confermato alla presidenza, mentre le deleghe operative dovrebbero essere conferite ad Andre Rogowski, attuale direttore finanziario di Abertis. La decisione non è stata ancora presa ma Rogowski piace anche per il suo profilo internazionale. Il manager nato in Belgio, con passaporto tedesco, si è laureato a Oxford e parla correttamente inglese, tedesco, francese spagnolo e italiano, quindi è pronto a dialogare con tutte le maggiori aziende delle infrastrutture d’Europa. Fonti finanziarie riferiscono che la holding Edizione, presieduta da Alessandro Benetton, nelle ultime ore potrebbe preferire una scelta interna affinché il nuovo ceo di Atlantia sia capace fin da subito di far ripartire la macchina degli investimenti e delle gare, tra cui quella per la tangenziale di Atene (dove Atlantia è già in short list) e per la nuova concessione in Puerto Rico.
La scelta del futuro direttore finanziato tocca invece al fondo Blackstone: in questo caso (anche se la decisione non è definitva) il favorito sarebbe Tiziano Ceccarani, attuale cfo del gruppo e capo della finanza di Atlantia dal 2019. Ceccarani ha un lungo passato ai vertice di Poste Italiane (e dei pagamenti di Poste Pay), Terna ed Enel.
Borsa Italiana: i dettagli dell’operazione
Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Schema Alfa (società veicolo che fa riferimento alla famiglia Benetton) sulle azioni Atlantia, holding quotata su Euronext Milan focalizzata sulle infrastrutture e sui servizi per la mobilità, risulta che oggi, 11 novembre 2022, sono state presentate 207.645.666 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 447.982.714, pari al 81,091% dell’offerta, osserva Borsa Italiana.
L’offerta è iniziata il 10 ottobre 2022 ed è terminata ieri, 11 novembre 2022. Borsa Italiana ricorda inoltre che le azioni ordinarie Atlantia acquistate sul mercato nei giorni 10 e 11 novembre 2022 non sono state apportate in adesione all’offerta.