Fino a ieri Bergamo era ricordata come la città del Covid. Chi non ricorda quella luttuosa fila di camion militari che uscivano dagli ospedali della città e della provincia bergamasca per portare le bare dei morti per Covid nei cimiteri? L’immagine di una tragedia nazionale che resterà nella nostra memoria per sempre. Ma da ieri nella nostra memoria collettiva di italiana ci sarà anche l’immagine dei tre gol dell’Atalanta che travolge i campioni di Germania del Bayer Leverkusen e vince per la prima volta un trofeo internazionale, l’Europa League. L’Atalanta è l’immagine di un calcio che piace, che vince, che gioca bene e che scopre talenti ogni anno. Tutto merito di quel genio che è l’allenatore Gian Piero Gasperini (che cosa aspettano le big a portarlo sulla loro panchina?) ma anche della società, gestita benissimo da Antonio Pagliuca, affiancato dagli americani della cordata di Stephen Pagliuca. Un mix sportivo e societario vincente e unico. Grazie due volte, perciò, alla Dea, per aver vinto all’estero e per aver permesso a Bergamo di voltare pagina dopo i giorni tristi del Covid.