Il top management di 15 società quotate a Piazza Affari, espressione dell’imprenditorialità del Nord Est, in particolare del Veneto, ma non solo, si è raccontato oggi agli investitori istituzionali italiani e internazionali. Giunge così alla sua quarta edizione il “ONE DAY IN VENICE”: un appuntamento che continua a crescere e quest’anno vede oltre 100 incontri individuali in scaletta, a riprova di un rinnovato interesse sia per attrattività finanziaria, che di investimento azionario.
Banca IFIS, Danieli&C., Delclima, De’ Longhi, Emak, Eurotech, Geox, Hera, Marr, Servizi ITALIA, Sabaf, Safilo, Save, Stefanel e Zignago Vetro hanno dialogato con gli investitori (di cui il 60% italiani e 40% esteri) approfondendo le proprie storie di Equity. I temi affrontati nel corso della giornata si sono focalizzati su export, internazionalizzazione delle imprese e sulla difficoltà, vissuta o percepita dalle aziende italiane quotate, di dialogare con gli investitori in modo costante. Per questo Banca IFIS e Mediobanca Securities propongono una giornata in cui le società possano lavorare in un ecosistema di condivisione e “contaminazione azionaria”, con gli investitori istituzionali.
A livello di scenario è stato enfatizzato come il saldo della bilancia commerciale abbia registrato qualche punto di ripresa: un segnale positivo per l’economia europea. Questa ripresa si è realizzata anche a fronte di un calo dei consumi interni di quattro punti. La quota di export equivale a 0.5 pti GDP, mentre l’import ha registrato qualche punto di riduzione del PIL. Nell’ultimo trimestre l’Italia ha registrato 10 miliardi di saldo commerciale positivo. Un dato importante, certo, ma è anche da sottolineare come servirebbero cinque trimestri di questo calibro per raggiungere una crescita adeguata per il 2014. C’è ancora molto da fare in termini di riforme, ma la buona notizia è che quelle più recentemente attivate stanno già dando i primi segnali di una buona direzione.
“Con questa quarta edizione continuiamo a creare occasioni di dialogo, confronto e incontro tra le società quotate e i fondi a fronte di un’esigenza: quella di trovare un canale di comunicazione continuo che possa permettere di investire nel lavoro buono” ha sottolineato Giovanni Bossi, Amministratore Delegato di Banca IFIS. “É importante non essere fuori dal radar: è quindi cruciale creare questa piattaforma d’incontro. Vogliamo portare anche nel mercato dei capitali azionari, una quota di innovazione e proattività, ovvero condivisione di lavoro sano, fiducia in modelli di business adeguati e opportunità per un ecosistema che possa supportare la ripresa dell’economia italiana ed europea”.
Favorire il dialogo costruendo una conoscenza diretta delle imprese è importante per gli asset manager e gestori di capitali a titolo professionale. Ne è riprova l’analisi degli indicatori di borsa. Il panel delle aziende presenti comprende emittenti che hanno nell’arco dell’anno in media una performance di rialzo ad oltre il 50%, che in quattro casi (Save, Banca IFIS, Safilo e Delclima) è stata intorno o superiore al 100%.