Banca Ifis scende in campo a favore della ricerca e lo fa, nello specifico, aderendo all’iniziativa “Adotta un Ricercatore”, lanciata dalla Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata Onlus di Padova. Con la sua donazione la banca veneta finanzierà il lavoro svolto dai ricercatori del Laboratorio di Patobiologia dei Linfomi e del Mieloma del VIMM, che si occupano di forme tumorali, come il mieloma multiplo e dei linfomi non Hodgkin, che ogni anno colpiscono circa 150.000 persone in Europa.
Il gruppo di studiosi, guidato dal professor Francesco Piazza, è nel dettaglio impegnato a investigare il ruolo di uno specifico gruppo di enzimi cellulari, chiamate “protein-chinasi”, nel supportare nei linfomi i segnali di crescita trasmessi dal recettore dell’antigene e, nel mieloma, le vie del segnale che permettono di resistere a vari tipi di stress come quello derivante dall’accumulo nelle cellule di proteine deteriorate. La ricerca ha finora documentato che inattivando queste proteine si ottiene un potente effetto antitumorale: ora si tratta di testare l’efficacia di farmaci diretti contro tali “protein-chinasi”.
“Siamo felici – ha commentato Luciano Colombini, Ad di Banca Ifis, che è la prima banca ad aderire a questo progetto – di dare il nostro contributo a questo importante progetto perché sostenendo la ricerca scientifica investiamo sul futuro, migliorando la salute e la qualità della vita delle persone. Anche in questo modo, Banca Ifis rinnova il proprio impegno verso le comunità, estendendo la platea dei progetti e degli interlocutori che operano nei territori con particolare attenzione alle iniziative a valenza sociale e civile e ai progetti con forte impatto sulla salute pubblica”.
“Il contributo e l’impegno di aziende e di privati illuminati – ha aggiunto Francesco Pagano, Presidente della Fondazione Ricerca Biomedica Avanzata – è davvero importante per portare avanti l’attività di ricerca che svolgiamo al VIMM. L’adesione di Banca Ifis alla nostra campagna ‘Adotta un Ricercatore’ ci permetterà di portare avanti ulteriormente la nostra ricerca sui mielomi e sui linfomi, patologie sempre più diffuse”.