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Oman: opportunità per Made in Italy e infrastrutture

Il Sultanato omanita è un mercato dalle grandi potenzialità per le PMI italiane, data la struttura produttiva simile, la necessità di nuove infrastrutture che porterà alla creazione di un nuovo hub logistico e i vantaggi per l’investimento di capitale.

Oman: opportunità per Made in Italy e infrastrutture

L’Istituto Euromediterraneo del Nord Ovest vede nell’Oman un mercato ristretto, ma dalle grandi potenzialità, tanto da essere indicato da Confindustria come uno dei ”Next Generation Markets 2013”. Si tratta di un’economia fondata sull’esportazione di petrolio che punta alla diversificazione e all’internazionalizzazione, il cui mercato interessa un PIL che nel 2012 ha raggiunto i 90,66 miliardi di dollari, grazie ad un tasso di crescita pari al 5%. Il tessuto produttivo presenta 121 mila piccole e medie imprese (90% dell’intera attività produttiva del paese) e la necessità di sviluppare nuove infrastrutture.

In data di ieri si è svolto a Roma l’incontro organizzato in Confindustria da Assafrica & Mediterraneo, in collaborazione con l’ambasciata dell’Oman in Italia, la rappresentanza diplomatica italiana a Mascate e l’ICE, con l’obiettivo di rafforzare gli scambi tra i due paesi e così creare il giusto clima per sviluppare gli investimenti italiani. Le imprese italiane sono ancora poco presenti in Oman, nonostante l’aperto apprezzamento delle autorità locali. Il focus si è allora concentrato sulla creazione di nuove infrastrutture: secondo il piano di sviluppo quinquennale 2011-2015, infatti, 60 miliardi di euro sono a disposizione in vista della creazione di un polo logistico che consenta l’ammodernamento del paese attraverso l’integrazione di aeroporti, porti, strade e ferrovie. L’Oman rappresenta un vero e proprio hub strategico che si affaccia su di un mercato da 6 miliardi di dollari, a cavallo tra India, Estremo Oriente, Paesi del Golfo e UE. Diverse le zone del paese che nei prossimi anni il governo locale intende potenziare, in particolare la free-zone di Sohar, Duqum, e il porto di Salalah. La diversificazione e il potenziamento della presenza del settore privato nell’economia del Sultanato significano anche sviluppo di altri comparti strategici per il Made in Italy come meccanica, chimica, alimentare, ittica, arredamento e design.

Per rafforzare la presenza italiana serve però un sodalizio più forte tra imprese e istituzioni, laddove non esiste ancora un ufficio ICE, nonostante la simile struttura produttiva, la cinquantina di imprese italiane che operano in loco, senza dimenticare che sono un centinaio gli esportatori italiani nel mercato in questione. E, non ultimo, va considerato che l’Oman è uno dei paesi più business friendly al mondo, dove la proprietà del capitale dell’investitore può rimanere in mano all’investitore straniero anche fino al 100%.

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