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OLIMPIADI – Italia a caccia di medaglie: non solo da Pellegrini e Vezzali le maggiori speranze

L’augurio di Gianni Petrucci è che nelle prossime due settimane si parli di più delle medaglie conquistate dall’Italia e meno dello spread. Gli fa eco il presidente Giorgio Napolitano sottolineando come sia il momento di avere fiducia in noi stessi e un successo azzurro contribuirebbe a rafforzare la consapevolezza di essere un grande Paese, aggiungendo che le Olimpiadi devono essere la prova della nostra capacità di affermarci con quei valori e virtù che fanno parte del nostro patrimonio. Fin qui le belle e speranzose parole della vigilia, ma vediamo un po’ nel dettaglio da dove potrebbero arrivare le gioie e soddisfazioni una volta iniziati questi tanto attesi Giochi di Londra, considerando che molti tra i nostri atleti più rappresentativi, come Pellegrini e Vezzali, saranno già di scena questo week-end.

I nostri punti di forza, come sempre, saranno le gare degli sport acquatici e di scherma, i successi o meno di queste discipline condizioneranno inevitabilmente il nostro medagliere finale. A gareggiare per i nostri colori nelle discipline acquatiche saranno addirittura 71 atleti (26 per le squadre di pallanuoto, 8 nei tuffi, 33 nel nuoto, 2 nel sincro e 2 nel fondo), è in loro che riponiamo gran parte delle nostre speranze di vittorie, anche se il presidente della FIN Barelli è stato cauto, dicendo di accontentarsi anche solo di due medaglie, come a Pechino, sottolineando come l’obiettivo di molti sia migliorare le proprie prestazioni e Londra possa essere una grande esperienza per il loro futuro. Nel nuoto, ovviamente, la nostra punta di diamante è Federica Pellegrini, l’atleta azzurra più chiacchierata e fotografata, sempre insieme al suo compagno e collega Filippo Magnini, in vasca e fuori. Fede gareggerà nelle sue due specialità, 200 e 400 stile libero, ma prenderà parte anche alle batterie della staffetta 4×100, anche se resta sempre la favorita il livello delle avversarie è aumentato molto e in particolare dovrà respingere la concorrenza della francese Camille Muffat e delle americane Allison Schmitt e Melissa Franklin, che negli ultimi mesi hanno fatto registrare tempi sempre migliori. Per quanto riguarda le donne, dopo un lungo periodo di crisi si presenta in ottima forma a queste Olimpiadi anche Alessia Filippi, impegnata negli 800 stile libero, ma chiederle una medaglia forse sarebbe troppo, mentre se ci spostiamo dalla vasca al fondo c’è grande fiducia per Martina Grimaldi nella 10 km. In campo maschile le maggiori speranze sono riposte nell’esordiente Fabio Scozzoli nei 100 rana, anche lui in vasca già in questo week-end. Purtroppo il giovane azzurro non si troverà di fronte quello che era considerato il fenomeno di questa specialità , lo sfortunato norvegese Dale Oen, scomparso tre mesi fa a causa di un arresto cardiaco, al quale Scozzoli ha già detto che dedicherebbe un eventuale vittoria, in gara allora il pericolo potrebbe venire dal giapponese Kitajima. Grandi speranze di medaglia ce le ha anche il diciassettenne emiliano Gregorio Paltrinieri, la sua gara sono i 1500 stile libero, nei quali ha vinto l’oro agli ultimi Europei. Gli altri italiani impegnati con qualche possibilità di fare bene sono Luca Marin, che punta alla finale dei 400 misti, Luca Dotto e Filippo Magnini, questi ultimi impegnati nella staffetta 4×100 ( Dotto avrà anche i 50 stile libero). Il due volte campione del mondo invece, dopo aver superato i problemi fisici che l’avevano condizionato negli ultimi due anni, è tornato ad ottimi livelli vincendo l’oro agli Europei di Debrecen, ma questa volta nella gara dei 100 stile libero parte molto dietro rispetto ai due favoritissimi, l’australiano Magnussen e il brasiliano Cielo.

Rimanendo in piscina, nei tuffi ci affidiamo alla collaudata e affiatata coppia Tania Cagnotto-Francesca Dallapè nel trampolino sincro, mentre nella piattaforma 10 metri la sorpresa potrebbe essere l’ungherese naturalizzata italiana Noemi Batki. Per la Cagnotto, che sarà impegnata anche nel singolo, è stata una vigilia un po’ agitata, infatti durante uno degli ultimi allenamenti è scivolata procurandosi qualche abrasione e qualche livido, ma fortunatamente nessuna lesione, percui l’ottimismo di raggiungere una medaglia è intatto,anche se i primi due posti dovrebbero essere occupati dalle fortissime cinesi.

Per completare il quadro degli sport acquatici, nella canoa una delle stelle della spedizione azzurra è Daniele Molmenti nel k1 slalom e nella stessa specialità una piacevole sorpresa potrebbe essere la giovane Clara Giai Pron, mentre nella k1 500 metri si potrebbe chiedere l’ennesimo miracolo a Josefa Idem. Altri azzurri che possono fare bene sono nella canoa singola Cipressi e nella canoa doppia Ferrari e Camporesi, spostandoci al canottaggio si punta sul doppio Ruta-Luini, sulle imbarcazioni del quattro senza e del quattro di coppia. Nella vela l’auspicio è un’altra impresa dell’intramontabile Alessandra Sensini.

Grande entusiasmo c’è nelle due squadre di pallanuoto, maschile e femminile, che come quelle del volley iniziano la loro avventura tra sabato e domenica. I ragazzi allenati da Campagna sono campioni del mondo in carica, mentre le ragazze del Setterosa pochi mesi fa si sono laureate campioni d’Europa, entrambi i team puntano ad arrivare fino in fondo, consapevoli del grande equilibrio che c’è tra le squadre partecipanti ma anche della presenza di avversari molto forti.
Per quanto riguarda la pallavolo, che con entrambe le formazioni non ha mai centrato il gradino più alto del podio, anche qui c’è grande fiducia e voglia di dare il massimo, poiché anche se le due squadre non partono favorite, certamente possono giocarsela con tutte le altre nazioni. Il c.t. femminile Barbolini , che dovrà fare a meno di un elemento importante come la Cardullo a causa di un infortunio, ha espresso tutta la sua convinzione di poter centrare una medaglia, esattamente come ha fatto il c.t. Maschile Berruto, specialmente dopo le ultime più che incoraggianti prestazioni in preparazione di questi Giochi.

Inoltre in questa edizione, per la prima volta da quando il beach volley è stato introdotto alle Olimpiadi nel 1996, l’Italia potrà dire la sua anche nella versione da spiaggia della pallavolo, infatti sui campi creati a due passi da Buckingham Palace cercheranno di ottenere la prima medaglia della nostra storia la coppia femminile campione d’Europa in carica Cicolari-Menegatti. La coppia azzurra è in grado di giocarsela contro tutte le rivali, ma anche in campo maschile il duo Lupo-Nicolai potrebbe diventare la mina vagante del torneo.

Parlando del gruppo della scherma, la disciplina che storicamente ci ha regalato più gioie (a Pechino 7 medaglie), non si può non iniziare da Valentina Vezzali, la nostra portabandiera. La trentottenne jesina insegue il record di vincere 4 ori in 4 Olimpiadi come Carl Lewis e farà di tutto per onorare un mito italiano della scherma come Edoardo Mangiarotti, scomparso poco più di un mese fa e recordman azzurro ai Giochi con ben 13 medaglie (6 ori). La Vezzali si giocherà questa possibilità già oggi, impegnata nel fioretto singolo, come la Di Francisca e la Errigo, se no avrà un’ altra occasione dopo qualche giorno nel fioretto a squadre, indiziato a portare a casa una medaglia come anche la squadra della spada.
In campo maschile si punta sulla squadra del fioretto ( Cassarà, Baldini, Aspromonte) e su quella della sciabola, con Tarantino e Montano impegnati anche nell’individuale. Proprio quest’ultimo, presentatosi a Londra con un improbabile taglio di capelli in onore della regina (sulla nuca ha inciso la scritta “God save the Queen”), è stato in dubbio fino all’ultimo a causa di uno strappo all’adduttore che ha rischiato di non fargli prendere parte alla sua terza Olimpiade a otto anni dall’oro di Atene. Fortunatamente gli ultimi controlli medici gli hanno dato il via libera e così il livornese si appresta ad iniziare quest’avventura con la convinzione di non aver nulla da perdere e sperando anche un po’ nella cabala : sia nel 2004, sia lo scorso ottobre quando ha vinto i Mondiali, ci è arrivato da ammaccato.

Negli ultimi anni molte medaglie, alcune anche inattese, sono arrivate dagli sport di lotta e anche questa volta i presupposti per far bene ci sono tutti, arbitraggi permettendo. A Londra il c.t. della nazionale di pugilato Damiani si presenta con sette atleti, tutti con i requisiti per salire sul podio : oltre ai più famosi Roberto Cammarelle, Clemente Russo e Domenico Valentino, daranno battaglia anche Parrinello, Cappai, Picardi e Mangiacapre, con la speranza di ripetere le gesta di Pechino ed essere ricordati come i Magnifici 7. Per quanto riguarda il judo ci affidiamo al combattivo Elio Verde, mentre nel taekwondo, oltre a Sarmiento già argento a Pechino, anche Carlo Molfetta può puntare alla medaglia.

Venerdì intanto si sono svolte le prime prove di tiro con l’arco che hanno confermato come nell’individuale sarà difficile attendersi un exploit di un nostro atleta (la sorpresa nelle donne potrebbe essere Natalia Valeeva), mentre nella prova a squadre l’Italia può essere competitiva sia in campo maschile che femminile. Maggiori possibilità di medaglia ci sono nel tiro a segno con Niccolò Campriani (il primo in assoluto tra tutti gli atleti a qualificarsi per questi Giochi) e la sua carabina e nel tiro a volo con Jessica Rossi e Chiara Cainero. Curiosità della vigilia di queste ultime e di tutta la squadra di tiro a volo : non trovando spazio libero per l’allenamento al Poligono hanno scelto di rientrare a Roma per allenarsi, per poi tornare al villaggio olimpico poco prima della cerimonia d’apertura.

Chi lotterà sicuramente per l’oro sono le Farfalle della squadra della ritmica, le loro maggiori rivali saranno la Russia e la Bielorussia, mentre nella ginnastica artistica Vanessa Ferrari capitanerà una squadra di giovanissime ( tra cui la promessa Carlotta Ferlito e Erika Fasana, la più piccola di tutta la spedizione con i suoi 16 anni) che dovrà vedersela con le agguerritissime asiatiche e americane. Nel torneo di tennis le speranze sono tutte riposte nelle donne, con la coppia Errani-Vinci che punta seriamente a una medaglia (manca dal 1924!), senza dimenticare il duo Pennetta-Schiavone. Le 4 azzurre sono arrivate a Londra molto cariche, con grande fiducia dopo gli ultimi eccellenti risultati e con il capitano Corrado Barazzutti che senza troppi giri di parole ha detto di voler arrivare fino in fondo. Un risultato all’ Olimpiade coronerebbe soprattutto lo strepitoso 2012 di Sara Errani, prima italiana ad aggiudicarsi già 4 tornei WTA in una stagione, trionfatrice al Roland Garros in doppio con la Vinci e arrivata fino alla finale nel singolare sempre a Parigi, a Londra si presenta come numero 9 al mondo, ma un sorteggio sfortunato le ha messo di fronte già sabato, al primo turno, l’americana Venus Williams.

Sempre sabato si assegna la medaglia del ciclismo maschile su strada, questa volta la squadra italiana capitanata da Vincenzo Nibali parte in seconda fila, mentre i grandi favoriti sono i britannici con l’idolo di casa Mark Cavendish supportato dal fresco vincitore del Tour Bradley Wiggins. Le gioie potrebbero arrivare invece da Elia Viviani su pista e da Giorgia Bronzini nella gara su strada femminile.

Infine, per quanto riguarda l’atletica, la situazione non è delle migliori, tutt’altro, sia numericamente che qualitativamente abbiamo poco da chiedere, se non sperare in un’altra impresa di Alex Schwazer nella 50 km di marcia e in delle belle prove di Giorgio Rubino ed Elisa Rigaudo nella 20 km. Pesa, oltre ad Andrew Howe, l’assenza per infortunio (con annesse polemiche) di Antonietta Di Martino nel salto in alto, visto anche il forfait all’ultimo della favorita Blanka Vlasic.

Ah, c’è un ultimo italiano che potrebbe portarsi a casa una medaglia, è il nostro Sergio Scariolo, che siede sulla panchina della squadra di basket della Spagna. Per l’oro probabilmente ci sarà ben poco da fare contro il super team americano di Bryant e soci, ma un posto sul podio è tranquillamente alla portata della squadra iberica, che, con la nostra nazionale a casa, potrebbe regalarci una medaglia con uno spicchio colorato d’azzurro.

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