La Russia parteciperà ai Giochi di Rio. Alla fine il Comitato Olimpico Internazionale ha scelto la linea morbida, decidendo di non sospendere il Comitato olimpico russo dopo lo scandalo doping che ha travolto lo sport di Mosca.
La decisione sugli atleti russi dovrà essere presa caso per caso e spetterà alle singole federazioni sportive internazionali. Ad esempio la Iaaf, dopo che il Tas di Losanna ha respinto il ricorso di 68 atleti (tra cui la pluricampionessa di salto con l’asta Yelena Isinbayeva) per partecipare alle Olimpiadi nonostante la sospensione della federatletica di Mosca, potrà selezionare gli atleti idonei.
Il comitato russo, in ogni caso, non potrà portare in Brasile alcun atleta di qualsiasi disciplina che abbia mai ricevuto una squalifica per doping, anche se avesse scontato interamente la sua pena. Niente giochi, dunque, per l’ottocentisa Yulia Stepanova, le cui rivelazioni hanno aperto il vaso di Pandora del doping russo.
Il presidente del Cio Thomas Bach ha spiegato che gli atleti che andranno alle Olimpiadi saranno sottoposti a controlli rigorosi: “Siamo stati guidati dal principio fondamentale della Carta Olimpica – ha aggiunto -, che protegge gli atleti puliti e l’integrità dello sport. Bisogna comunque distinguere tra responsabilità collettive e individuali”.
Il mondo dello sport russo ha accolto con riconoscenza la decisione del Cio, giudicata dal ministro dello Sport Vitali Mutko come una scelta “oggettiva, adottata nell’interesse del mondo sportivo e per l’unità della famiglia olimpica”.