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Olimpiadi 2026, Ferrovie punta un gettone da 3,2 miliardi

L’Ad Battisti spinge gli investimenti per cogliere le opportunità aperte dalle olimpiadi invernali. E da subito fa partire il Polo turistico: più treni, bus e ciclabili per un mercato in crescita

Olimpiadi 2026, Ferrovie punta un gettone da 3,2 miliardi

Fs Italiane presenta il Polo per lo sviluppo del turismo e, veloce come i suoi Frecciarossa, punta dritto sulle Olimpiadi invernali 2026, lanciando un piano di investimenti in infrastrutture e tecnologie che coinvolgerà tutte le sue controllate, da Rfi a Trenitalia, passando per Anas, Busitalia, Italferr, Fs Sistemi Urbani e Nugo.

Nell’ambito di un evento tenutosi il 27 giugno a Roma alla presenza del ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, e del titolare delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio, l’amministratore delegato di Fs, Gianfranco Battisti ha illustrato le modalità tramite le quali Ferrovie si candida a diventare “attore centrale per il Turismo in Italia”. 

OLIMPIADI 2026, IL PROGETTO DI FERROVIE

L’assegnazione dei Giochi Olimpici 2026 a Milano-Cortina comincia già a mostrare i suoi effetti sull’Italia. Il circolo virtuoso delle Olimpiadi è partito e le principali aziende italiane si preparano a un evento che secondo le stime porterà oltre 4 miliardi di investimenti e un impatto sul Pil superiore ai 2 miliardi. Tra le società che non hanno intenzione di farsi trovare impreparate c’è anche Fs Italiane che a tre giorni dall’annuncio ufficiale del CIO ha messo a punto i suoi obiettivi olimpici. “Più treni, più informazioni e servizi di qualità alle persone. Maggiori investimenti in infrastrutture e tecnologie e una migliore capillarità nei collegamenti anche su strada”, questo quanto si legge nella nota del gruppo. 

In questo contesto uno dei progetti più ambiziosi riguarderà il villaggio olimpico “che nascerà su terreni di proprietà di Ferrovie dello Stato”, sottolinea l’amministratore delegato Gianfranco Battisti. Si tratta delle aree in cui sorge l’ex Scalo Ferroviario di Porta Romana, una superficie di 19 ettari, che rientrano nel progetto di riqualificazione di sette scali ferroviari. A tenere le fila del processo di progettazione e costruzione sarà Fs Sistemi Urbani, società controllata al 100% da Ferrovie dello Stato. L’avvio dei cantieri è previsto per il giugno 2022.

Ad Anas spetterà invece il compito di potenziare la viabilità già entro il 2021, quando si terranno i Mondiali di Sci Cortina (170 milioni l’ammontare dell’investimento) per poi puntare dritto sulle Olimpiadi 2026, in vista delle quali si prevede l’avvio di “attività di progettazione, costruzione e manutenzione stradale”. 

Al lavoro anche Rfi, che prevede un programma di investimenti volti a potenziare infrastrutture e tecnologie delle linee ferroviarie del valore di oltre 3,2 miliardi di euro, e Trenitalia che punta a garantire “collegamenti capillari per raggiungere i siti delle gare delle Olimpiadi invernali 2026”. 

Previsto infine il coinvolgimento di Busitalia, con i suoi FracciaLink, di Italferr, e di Nugo, la piattaforma tecnologica lanciata un anno fa che “integrerà diverse modalità di trasporto, predisponendo servizi specifici” che arriveranno fino al car e al bike sharing. Infine, la Fondazione Fs Italiane proporrà servizi turistici in treno storico che consentiranno di raggiungere Cortina D’Ampezzo e assistere alle gari sui treni d’epoca in partenza dalle principali stazioni italiane. 

IL POLO PER LO SVILUPPO DEL TURISMO

Nel 2030 ci saranno 2 miliardi di viaggiatori. Oggi sono 1,4 miliardi. Con 60 milioni di arrivi internazionali nel 2018 e una stima di 75 milioni di viaggi all’estero nel 2023, attualmente l’Italia è al quinto posto al mondo per numero di turisti dietro a Francia, Spagna, Usa e Cina. “Negli anni ‘70 – spiega l’ad Battisti – eravamo al primo posto” e nel prossimo futuro gran parte dei turisti che decideranno di mettersi in viaggio sceglieranno l’Italia, con una crescita dei flussi prevista soprattutto dall’Asia. 

Stime e tendenze che si rispecchiano nei dati forniti dal numero uno di Ferrovie, secondo cui a livello nazionale i consumi turistici sono pari a oltre 112 miliardi di euro, di cui circa 13 miliardi legati ai servizi di trasporto (11% del consumo turistico interno).

“In linea con il Piano industriale 2019-2023, che prevede di intercettare venti milioni di turisti in più partendo dagli attuali 100 milioni, il Polo del Gruppo Fs Italiane dedicato allo sviluppo del turismo in Italia, prevede una serie di azioni per la redistribuzione dei flussi turistici e per una migliore accessibilità alle città d’arte e ai luoghi di vacanza, valorizzando l’immagine e il patrimonio culturale e paesaggistico del Paese”, spiega la nota del gruppo

Nello specifico, sono otto le “azioni” volte a rispondere alla crescente domanda turistica e alle nuove esigenze di mobilità dei viaggiatori:

  • offerta commerciale: con il nuovo orario estivo è stato potenziato il servizio verso le principali località di mare, montagna e le città d’arte.
  • Intermodalità: Connessioni più facili tra le porte d’accesso al Paese (aeroporti, stazioni e porti).
  • Treni storici: treni d’epoca che nel 2018 hanno trasportato circa 80mila persone. Previsti 460 eventi nel 2019·
  • Turismo dolce: 20 itinerari enograstronomici per scoprire cibi e peculiarità dell’Italia. 
  • Turismo esperienziale: oltre 6mila treni regionali collegheranno spiagge, borghi, siti Unesco, parchi nazionali, località montane, wellness location e giardini d’Italia.
  • Cultura e musica: sconti fino al 50% per gli appuntamenti musicali,
  • Patrimonio immobiliare: i tracciati storici non più in funzione saranno trasformati in percorsi ciclopedonali e aree verdi a beneficio del turismo sostenibile. 
  • Infrastruttura digitale: digitalizzazione dei servizi e diffusione dell’app Nugo. 

“Il nostro approccio sarà attuato in una logica di ecosistema e noi abbiamo un ruolo importante nel dare omogeneità di comunicazione– ha spiegato Battisti – Noi stiamo facendo un grande lavoro per questo. Stiamo facendo molto anche nel recupero delle vecchie infrastrutture,1600 reti in disuso si stanno trasformando in piste ciclabili e aree per fare trekking, e nel restauro.”

Il Ministro Toninelli, commentando l’avvio del progetto, ha dichiarato: “tante piccole novità per far vedere al mondo quanto è bello ed interessante il nostro Paese, in particolar modo il Sud. Le ferrovie stanno entrando nei porti e negli aeroporti. Si sta creando un efficiente servizio di intermodalità. Assieme alla realizzazione di infrastrutture, soprattutto anche queste al Sud, si vuole colmare il gap esistente”.”Siamo in un momento storico del nostro paese in cui vogliamo fare il salto di qualità e questo lo si può fare lavorando tutti insieme per migliorare le prestazioni dei servizi – afferma il Ministro Centinaio – e bisogna destagionalizzare il turismo per cogliere le opportunità nel nostro Paese provenienti anche dal Nord Europa nel resto dei mesi. L’offerta turistica deve migliorare, essere diversa, per far sì che i turisti stranieri, possano scegliere l’Italia tutto l’anno”.

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