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Olimpiadi 2024, l’Italia trova casa a Parigi: la tenne a battesimo il barone de Coubertin. Ecco cosa c’è dentro

L’Italia si prepara ai giochi di Parigi con una “Casa Italia” vetrina della propria tradizione culturale. Il concetto di Ensemble e la proiezione mondiale

Olimpiadi 2024, l’Italia trova casa a Parigi: la tenne a battesimo il barone de Coubertin. Ecco cosa c’è dentro

Arte, design e sostenibilità sono i tre pilastri che sorreggono Casa Italia a Parigi al Bois de Boulogne. Pilastri ideali, non fisici, per esporre alle Olimpiadi, che iniziano tra venti giorni, ciò che siamo. Il rischio di eccedere nella retorica è grande, eppure il Comitato olimpico Italiano ha voluto trasformare la struttura Le Pré Catelan in un Ensemble storico-sportivo. Il sito è di notevole interesse perché fu inaugurato dal barone Pierre de Coubertin nel 1856, per salutare i Giochi Olimpici dell’era moderna. Il Coni l’ha scelto per connettere la storia patria alle competizioni sportive di tutti i tempi. Su questo almeno come italiani non litighiamo, dato che abbiamo vinto medaglie in tutte le discipline e abbiamo primatisti mondiali orgogliosi del tricolore.

Olimpiadi, gli atleti italiani a Parigi: cosa li aspetta?

A Parigi 2024 gli atleti italiani sono attesi a prove decisive. Ma il Paese affida loro anche altri valori preziosi che nessuno dovrebbe mai offendere. È noto che amiamo il chiacchiericcio politico e il politichese. Ma è un mantra che si può abbandonare mentre i nostri giovani corrono, nuotano, saltano. In una Casa di pregio esponiamo agonismo, passione, sacrifici e meriti, tanti meriti. Facciamo attenzione a non darli in pasto a nazionalisti nostalgici. Agli Europei di calcio in Germania, la Nazionale non ha brillato e ora c’è il contrappasso del sito parigino con opere di artisti e di designer di talento. Un bosco dentro la città, fresco, protetto e di valore ambientale. Se abbiamo preso casa qui dobbiamo essere inquilini integerrimi e a certi ospiti (vedi sopra nazionalisti nostalgici) dovrà essere vietato l’ingresso.

La buona sorte ci ha dato talenti in molti campi. Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo i portabandiera di Parigi 2024 o Gigi Donnarumma da Castellammare di Stabia, capitano della Nazionale, sono personaggi straordinari. I primi gareggiano in stadi e corsie, ripresi da tv e fotografi di tutto il mondo. I secondi non hanno volto, espongono i loro lavori nel fresco del Bois de Boulogne. Tifano Italia, sanno di valere, hanno idee fascinose. Fino ad agosto offrono al pubblico una creatività senza confini ed hanno i nomi di Vincenzo Agnetti, Margherita Moscardini, Fabio Viale,Mario Bellini, Patricia Urquiola, Marinella Senatore. Per apprezzarli è stato creato un ambiente ad elevata sostenibilità, addirittura una simbolica Piazza italiana.

Olimpiadi, per l’Italia una Casa green

All’esterno il giardino di Le Pré Catelan ha profumi ed essenze mediterranee che a Parigi di solito arrivano importati con Tir e aerei. Con le Olimpiadi le offriamo gratis. La leggerezza è il tratto distintivo dell’Ensemble-Casa di cui sono espressione anche gli arredi: tutti con materiali a basso impatto ecologico. In questo modo diciamo a chi viene a farci visita che siamo straordinariamente green. Chi sarà più contento Gennaro Sangiuliano o Gilberto Pichetto Fratin? Gli uomini del presidente Coni Giovanni Malagò (nella foto, ndr) diffondono messaggi rassicuranti sulla fratellanza e la collaborazione colme sfondo alle gare vere e proprie. Diamogli atto che ci vuole abilità a celebrare un evento sportivo mondiale attraverso l’identità di un Paese. Saper rappresentare connessioni tra creatività, produzione artistica, fantasia ed economia non è facile. Ci concentriamo su determinati obiettivi. Sportivi, ma anche in altri campi.

Ricordiamoci che le Olimpiadi non premiano sono gli atleti, ma le culture, le storie, i travagli dei popoli che gli atleti rappresentano. Nel caso di Parigi 2024 i legami tra Francia e Italia sono davvero un di cui, perché la vetrina travalica i rapporti bilaterali, ha proiezione globale. Un medium strutturale come Casa Italia deve essere, quindi, suggestivo, attraente per tutti coloro che passeranno da Parigi nelle prossime settimane. Deve trasmettere emozioni, non può essere freddo, al pari della forza del Paese che rappresenta. Di sicuro ce la dobbiamo giocare, ancora una volta. Senza sperare nel fantasma di de Coubertin del 1856. O no?

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