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Olanda: lo Stato nazionalizza Sns Reaal, quarta banca del Paese

La Regina abdica, ma lo Stato ha altro a cui pensare. L’Olanda ha appena messo mano al portafoglio pubblico per nazionalizzare Sns Reaal, gruppo bancario e assicurativo in forte difficoltà. L’operazione è costata ai contribuenti 3,7 miliardi di euro. Lo ha annunciato il ministro delle Finanze olandese, Jeroen Dijsselbloem.

“Oggi lo Stato ha rilevato per intero Sns Reaal – ha detto Dijsselbloem nel corso di una conferenza stampa – La nazionalizzazione è completa”. A questo punto, gli azionisti della Banca e i creditori subordinati viaggiano inesorabilmente verso la perdita totale del proprio investimento. Per quanto riguarsa i correntisti, invece – come accade in tutta l’Eurozona -, la garanzia sui crediti è fino a 100 mila euro. 

L’istituto è lo stesso che nel 2006 rilevò le proprietà di Abn Amro Holding Nv. Negli ultimi anni, tuttavia, Sns Reaal ha subito forti perdite nel settore immobiliare e ha visto ridursi il core tier 1 all’8,8%, sotto la soglia minima di solvibilità fissata per legge dalla European banking authority (pari al 9%).

Si tratta della quarta banca olandese per dimensioni e gli asset nel suo portafoglio superano i 130 miliardi di euro. Nel 2008 aveva già incassato aiuti pubblici per 750 milioni e fino a ieri erano in corso colloqui con investitori privati per una possibile acquisizione. In particolare, era circolato il nome di Cvc Capital Partners, fondo di private equity che sembrava pronto a iniettare nella Banca 1,8 miliardi. 

Nemmeno 24 ore fa, però, Moody’s si è prodotta nell’ennesimo downgrade sull’istituto, sostenendo che “un supporto pubblico straordinario sarebbe necessario per tamponare il problema molto serio determinato dalla debolezza e dalla scarsa qualità degli asset nel portafolgio immobiliare”.

Nelle stesse ore la trattativa con Cvc Capital Partners è andata in fumo. E lo Stato non ha più avuto scelta. 


Allegati: Expatica Netherlands

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Tags: BancheOlanda