Riforme, il ddl Boschi è in dirittura d’arrivo. Venerdì mattina nell’Aula di Palazzo Madama con il voto finale i senatori diranno sì alla fine del bicameralismo perfetto e alla nascita del Senato, non elettivo, “dei cento”. Giornata fondamentale anche per Alitalia: oggi dovrebbe essere firmato l’accordo storico con Etihad.
Partiamo dalla riforma del Senato. Giovedì sera, dopo due settimane di sedute fiume e al termine di una giornata scandita dalle votazioni a raffica e dalle proteste dei senatori grillini, è stato completato il voto dei 40 articoli del testo. E sono stati archiviati gli oltre 7mila emendamenti con cui opposizione e dissidenti della maggioranza hanno provato a cambiare i connotati della riforma. Il decreto sarà poi sottoposto a referendum. “Ribadisco quanto già annunciato dal Governo. È un impegno fatto proprio dai partiti della maggioranza. Anche ove si raggiungessero i due terzi del consenso in Parlamento al ddl di riforma costituzionale, il governo, d’accordo con la maggioranza allargata, conferma l’impegno a ricorrere al referendum per dare ai cittadini l’ultima parola sulle riforme costituzionali”, ha detto il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi.
Intanto, nel giorno dell’accordo ormai chiuso tra Alitalia ed Ethiad, non si esauriscono i problemi per la compagnia di bandiera italiana. Il personale di Alitalia, che a partire da lunedì scorso ha paralizzato il servizio di movimentazione bagagli a Fiumicino, starebbe presentando all’azienda certificati medici per venerdì, il giorno della firma dell’accordo. Una mossa improvvisa tesa a paralizzare i servizi aeroportuali. La stessa Alitalia “ha comunicato all’Autorità di garanzia per gli scioperi che, nel prossimo fine settimana, vi sarebbe l’altissimo rischio che gran parte del personale tecnico della compagnia, in servizio presso l’aeroporto di Fiumicino, possa astenersi in massa dal lavoro, presentando certificati medici”. Lo comunica l’Authority.
Giovedì mattina il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, dopo l’incontro a Palazzo Chigi tra il governo e il numero uno della compagnia degli Emirati Arabi, James Hogan, aveva detto: “Su Etihad abbiamo chiuso. Venerdì pomeriggio si firma”. Dopo la notizia della malattia di massa da parte del personale, Lupi ha sbottato: “Non tollereremo altri disagi a Fiumicino”.