Oggi sarà la giornata più ricca di dividendi del 2013 a Piazza Affari, con gli indici che quindi apriranno sotto l’effetto dello stacco cedole. L’impatto sul Ftse Mib in avvio di seduta sarà dell’1,6%, dovuto alla flessione dei prezzi corrispondente all’importo del dividendo. La partenza a Milano è stata tuttavia migliore del previsto: -1,6%. A staccare la cedola oggi saranno le società a maggiore capitalizzazione del listino principale, 22 su 40 in totale, tra cui Eni (1,08 euro per azione), Unicredit (0,09 euro), Intesa Sanpaolo (0,05).
Tra i titoli finanziari, staccano il dividendo anche Azimut (0,55), Generali (0,2), Mediolanum (0,18) e Ubi Banca (0,05 euro).Oltre a Eni, tra gli energetici ci sono Enel Green Power (0,0259), Saipem (0,68), Snam (0,25) e Tenaris (0,3261). Anche il lusso e’ protagonista, con Luxottica (0,58), Ferragamo (0,33) e Tod’s (2,7). Infine, appuntamento con lo stacco anche per Pirelli (0,32), Ansaldo Sts (0,18 euro), Atlantia (0,746), Buzzi Unicem (0,05), Campari (0,07), Diasorin (0,5 euro), Lottomatica (0,73) e Parmalat (0,039).
L’indice potrebbe recuperare in giornata buona parte del “calo da cedola”. Il dividend day capita infatti in un momento eccezionale per i listini. Stamane hanno aperto al rialzo tutti i listini asiatici. A Tokyo, nonostante il rimbalzo dello yen. L’indice Topix è ai massimi dall’agosto 2008. L’indice Nikkei sale dell’1,$%. Fra meglio Hong Kong +1,7%. Ma il segno più accomuna tutti i mercati: sale Shanghai +0,2% al pari di Seul, Singapore e Taiwan. I grandi esportatori asiatici (Toyota +1,9%) guidano il rialzo. E’ l’effetto dei dati Usa di venerdì, soprattutto quello relativo alla fiducia dei consumatori americani, al massimo dal luglio 2007.
ANCHE WALL STREET RIPARTE DA NUOVI RECORD
Venerdì l’indice S&P 500 +1,03% ha toccato l’ennesimo record a Wall Street: Dow Jones +0,80, Nasdaq +0,97%. Dall’inizio dell’anno il guadagno è del 16,9%m contro il 45% circa di Tokyo. A dare una misura della corsa ai mercati azionari è il flusso dei capitali verso i fondi: nell’ultima settimana 14,7 miliardi di dollari (a livello globale) hanno preso la via dei fondi azionari, di cui 6,8 miliari verso i fondi Giappone contro 3,4 miliardi per i fondi obbligazionari. Da inizio anno la raccolta degli azionari è salita di 176 miliardi, poco sopra gli obbligazionari (165 miliardi).
Numeri più modesti per l’Europa: solo 468 milioni ve5so gli azionari. Ma colpisce il ritorno di interesse per i periferici. Anche la Grecia chiude la settimana con un saldo positivo (9 milioni). Nel corso della settimana Piazza Affari ha guadagnato l’1,8% portando a +8,1% la performance da inizio dell’anno. Sul mercato dei titoli di Stato il rendimento del Btp decennale è sceso al 3,89% e lo spread si è ridotto a quota 257 (-6 punti base).
L’indice complessivo delle Borse europee Stoxx 600 è salito in cinque sedute dell’1,1%. La performance da inizio anno è +10,2%. In Europa i rialzi più forti sono dei titoli dell’automotive dopo il dato positivo sulle vendite di auto in Europa ad aprile (+1,8%). Peugeot e Renault sono salite rispettivamente del 9,9% e del 3,8%, Volkswagen ha guadagnato il 3,1%, Daimler +3,7%.
RIFLETTORI ACCESI SU PIRELLI/CAMFIN
A Piazza Affari, però, Fiat è finita in ribasso dell’1,4% dopo che Bernstein (broker americano) ha abbassato la raccomandazione a “market perform” da “outpeform”. Diverso il copione di Pirelli salita del 3,8%. Il primo socio Camfin è in rialzo del 3,1%. Oggi Mtp, la holding della famiglia Tronchetti Provera ha diffuso un comunicato in cui si afferma che “ci sono colloqui e contatti con investitori di natura industriale e finanziaria interessati ad accompagnare percorsi di razionalizzazione degli assetti proprietari di Camfin”. A Milano sono salite le banche: Unicredit ha guadagnato lo 0,7%,Intesa +0,4%, Banco Popolare +2,9%, Monte Paschi +1,4%, Pop.Milano +1,6%.L’Eba, l’Autorità bancaria europea, ha annunciato il rinvio al 2014 dei prossimi stress test per le banche dell’Unione europea.