Nell’attesa della riunione della Bce del 6 settembre continua il turismo politico tra i leader dei principali Paesi europei, che si rassicurano a vicenda sulle condizioni delle loro economie. Dopo l’intesa ritrovata tra Germania e Francia, oggi il premier italiano Mario Monti è a Berlino per rassicurare ulteriormente la cancelliera tedesca Angela Merkel sulla situazione dell’Italia. “Il focus della discussione sarà prima di tutto, la situzione nell’eurozona e la crescita economica in Europa”, ha detto un portavoce del governo tedesco. Monti potrebbe chiedere maggiori dettagli sulle intenzioni mostrate ieri dai ministri delle Finanze tedesco e francese (Wolgang Schaeuble e Pierre Moscovici) per avviare un’unione bancaria, un maggiore coordinamento delle politiche economiche e fiscali e indirizzare l’Eurozona verso la creazione di un’unione politica.
Ma Monti è soprattutto alla ricerca di rassicurazioni. L’obiettivo del presidente del Consiglio è infatti quello di chiarire le condizioni che verranno poste nel memorandum of understanding, la dichiarazione di intenti che ogni Paese dovrà sottoscrivere per accedere alle risorse del nuovo Meccanismo di Stabilità europea (Esm), nell’ipotesi, assai probabile, che dopo la Spagna tocchi all’Italia chiedere gli aiuti del fondo salva-Stati.
Se il 12 settembre la Corte Costituzionale tedesca riterrà che il nuovo Fondo salva-Stati è compatibile con la legge nazionale, l’Esm avrà superato il suo ultimo ostacolo. La novità del Meccanismo di stabilità sta proprio nel memorandum. Ad oggi uno Stato che volesse acquistare titoli a medio e lungo termine dal fondo salva-Stati deve soddisfare condizioni prestabilite, mentre per chiedere aiuto all’Esm bisognerà anche sottoscrivere un Memorandum che dovrà essere approvato da tutti i Paesi dell’Eurozona. E Monti teme proprio che i più intransigenti come l’Austria, l’Olanda o la Finlandia possano chiedere all’Italia condizioni più pesanti rispetto alle riforme già realizzate.
Monti incontrerà la Merkel intorno alle ore 11; seguirà una conferenza stampa. Dopo il pranzo con la Cancelliera il premier italiano incontrerà anche il presidente del Parlamento tedesco Norbert Lammert per chiarirsi sulla polemica sorta qualche settimana fa sulla necessità di una maggiore autonomia dei governi dai parlamenti.
L’agenda del premier continuerà il 4 settembre quando ospiterà a Roma il presidente francese Hollande. Poi, il giorno del giudizio: la riunione della Bce il 6 settembre. E da Francoforte, se la partita degli aiuti si sarà sbloccata, potrebbero arrivare notizie importanti per l’Italia: le famose misure straordinarie cui aveva accennato il presidente Mario Draghi. Il board dovrà infatti valutare il volume e la scadenza degli acquisti di titoli a breve che ha intenzione di compiere sui mercati. Monti dovrà convincere la Merkel anche dell’importanza di questa mossa.