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Oggi il Governo al test dei mercati: attesa per Renzi al Senato dopo gli equivoci sui Bot

Gli equivoci della vigilia sui Bot scaldano la presentazione del governo Renzi al Senato: esclusa la patrimoniale, ci sarà la rimodulazione delle rendite finanziarie e della tasse del lavoro – Il mattone cinese spaventa le Borse – Settimana finanziaria dominata dal colpo di Facebook su WhatsApp – Si scommette su Tim Brasil-Gtv – Piazza Affari apre incerta.

Oggi il Governo al test dei mercati: attesa per Renzi al Senato dopo gli equivoci sui Bot

Violenti ribassi in Asia alla riapertura dei mercati. Scende la Borsa di Tokyo -1,2%, frenata dal rialzo dello yen, ma l’epicentro dell’ondata di vendite è Shanghai, sotto del 2,5% al pari dell’indice immobiliare di Hong Kong. A generare pessimismo, infatti, è la notizia che per la prima volta i pressi del mattone in Cina calano in 69 delle 70 città principali, e che il fenomeno sta provocando una stretta dei prestiti all’economia.

Anche a Pechino, quindi, si avverte il rischio deflazione, uno dei temi caldi trattati al G20 di Sidney , come ha detto lo stesso Mario Draghi: ““Siamo consapevoli del rischio deflazione e siamo pronto a muoverci nel caso la situazione peggiori”. Così Mario Draghi a Sidney, al temine del g20. La dichiarazione del presidente della Bce ha riacceso l’attenzione per le decisioni del meeting della banca di Francoforte del prossimo 6 marzo: sul tavolo un nuovo calo dei tassi o la scelta id misure non convenzionali contro cui si è già schierato Jens Weidman: “Se si tratta di aumentare la liquidità, meglio uno stop alla sterilizzazione degli acquisti dei bond piuttosto che l’introduzione di nuove misure”. Insomma si va verso una iniezione di liquidità di 175 miliardi (tanto valgono le riserve congelate in Bce a fronte degli acquisti sui bond periferici) , ma sarà difficile che Draghi possa andare oltre. 

Stamane Bruxelles pubblicherà i dati sull’inflazione di gennaio, molto importanti per capire quanto sia concreto il pericolo di deflazione nel Vecchio Continente. Mercoledì Draghi si recherà in visita ad Angela Merkel a Berlino. 

ASTE DEL TESORO: DOMANI PRIMO TEST PER IL GOVERNO 

Test stamane in Borsa per Matteo Renzi. Ma la prima prova d’esame per il premier ed il neo ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ci sarà domani con le aste del Tesoro di fine mese, in un’atmosfera scaldata dalle dichiarazioni di Graziano Del Rio in un’intervista tv sull’aumento della tassazione sui titoli di Stato . In serata l’ufficio stampa di palazzo Chigi è stato costretto ad una precisazione: “L’orizzonte del governo è quello di una riduzione della pressione fiscale attraverso una rimodulazione delle rendite finanziarie e delle tasse sul lavoro”. Sul tema interverrà oggi lo stesso Renzi.

Domani Il Tesoro collocherà Ctz a 24 mesi (2-2,5 miliardi) e Btpi a 5 anni (0,5-1 miliardo). Mercoledì sarà la volta dei Bot a 6 mesi (8,5 miliardi) a fronte di titoli in scadenza per 9,775 miliardi. Giovedì, infine, tocca ai Btp e ai CcTeu (7-8 miliardi).

Le prospettive per il debito dell’eurozona restano positive, sia sul fronte interno che nell’eurozona. Venerdì il rendimento del Btp a 10 anni ha chiuso la giornata al 3,5% con spread con il Bund a quota 193, in calo di due punti base. Sempre venerdì Moody’s ha promosso il rating della Spagna da Baa3 a Baa2 L’upgrade, recita una nota ufficiale, è legato al “ribilanciamento dell’economia ed al progresso delle riforme strutturali”. 

Oggi è in programma un’asta di titoli di Stato tedeschi a 12 mesi (2,5 l’offerta).

La Federal Reserve non alzerà i tassi di interesse non appena il tasso di disoccupazione avrà raggiunto il 6,5%. Lo ha detto James Bullard, presidente e amministratore delegato della Fed di St. Louis. Secondo il banchiere, la piena occupazione negli Stati Uniti sarà raggiunta quando il tasso di disoccupazione sarà pari al 6%. Bullard ha inoltre confermato la tesi secondo cui la debolezza dei recenti dati macroeconomici è legata al maltempo. 

BLACROCK IN INTESA: AGLI USA PIACE IL BANKING IN ITALY 

Sotto i riflettori Banca Intesa (+1,2% nella settimana) dopo che Blackrock è balzata al secondo posto tra gli azionisti dietro la Compagnia di San Paolo. L’avanzata del colosso del risparmio gestito, che già vanta il 5% in Unicredit ed in Ubi (l’investimento complessivo nel settore è di oltre 3,2 miliardi) è la punta dell’iceberg della scommessa dei Big sul recupero delle banche italiane. Nel corso dell’ultimo anno il valore di mercato delle partecipazioni estere è salito da19,7 a 42 miliardi, ovvero il 46% della capitalizzazione complessiva degli istituti quotati pari a 91 miliardi. Rispetto al gennaio 2013 sale sia la capitalizzazione complessiva (+48% rispetto ai 60 miliardi di allora) che la percentuale degli investitori internazionali (il 31%).La presenza più consistente è degli operatori Usa (600 soggetti per un ammontare di 20 miliardi, doppio rispetto all’anno prima). 

DUELLO IN CARIGE, MANOVRE IN BPM 

Settimana calda per gli aumenti di capitale bancari. Grande movimento in Bpm (+ 3% in settimana, il titolo migliore del comparto) in attesa del via libera all’operazione da 500 milioni. E’ sceso in campo Raffaele Mincione, azionista al 7% dichiarando la disponibilità a sottoscrivere la sua quota e ad andare oltre purché ci sia un cambio nella governante: consiglio di gestione da 5 a 7 membri (maggioranza ai soci dio capitale), consiglio di sorveglianza da 190 a 13 membri.

Rovente la situazione a Carige. Oggi si riunisce il Cda, forte dell’appoggio della Banca d’Italia, per accelerare il prossimo autunno di 800 milioni da realizzare entro marzo. Si riunisce anche il vertice della Fondazione, oggi al 46,3%, con l’obiettivo di imporre un rinvio all’operazione.

UTILITY, SHOPPING ELETTRICO PER A2A E IREN

Settimana vivace per le utility. Al top del Ftse Mib c’è A2A +8,55%, in ascesa dopo i conti preliminari dell’esercizio: è piaciuto agli investitori il calo dell’indebitamento, risultato inferiore a 3,9 miliardi di euro, in miglioramento di 0,5 miliardi di euro rispetto al 2012 (4,4 miliardi di euro) a seguito della positiva generazione di cassa. In primavera i comuni di Milano e Brescia collocheranno il 5% del capitale. Si fa strada infine l’ipotesi di un’offerta per la centrale idroelettrica di Terni di proprietà di E.on.

In ascesa anche Hera (da 1,78 a 1,85 euro nelle ultime cinque sedute) dopo la promozione di Equita Sim e di Goldman Sachs: ottime le prospettive del comparto raccolta rifiuti. Intanto il sindaco di Alessandria, comune che controlla oltre il 70% della multiservizi Amag, ha aperto alla fusione dell’azienda con Iren, anche se la procedura da seguire sarà quella di una gara pubblica. 

TELECOM , ORA SI SCOMMETTE SU TIM BRASIL-GTV

Ancora in evidenza Telecom Italia +3,5% spinta delle indiscrezioni sull’ipotesi di fusione tra Tim Brasil e Gvt, controllata di Vivendi, da cui nascerebbe un competitor forte sia nel fisso che nel mobile. Sembra questa la soluzione più gradita dal governo del presidente Dilma Roussef, contrario alla soluzione scelta da Telefonica: uno spezzatino che ridurrebbe da quattro a tre gli operatori telefonici locali. 

L’ad Marco Patuano, dopo la sua trasferta brasiliana, sembra aver rotto gli idugi. Già si è tenuto un incontro con Vincent Bolloré, presidente di Vivendi e aziosta in crescita dal 6 all’8% in Mediobanca. 

OGGI ARRIVANO I I CONTI MONCLER

Gli operatori attendono con curiosità la pubblicazione dei risultati 2013 di Moncler +2,88% venerdì. Sarà l’occasione per rivedere i giudizi dopo l’esordio ruggente e la successiva discesa del titolo. Tra i Cda più importanti della settimana spiccano Snam e Luxottica, la prima volta di Andrea Guerra dopo il no all’ingresso nel governo Renzi. 

OIL: LA MAGLIA NERA TOCCA A TENARIS

Nel settore dell’oil equipment brilla Saipem +4,5%, secondo miglior titoli della settimana grazie all’interesse di due operatori norvegesi per una quota nel capitale della controllata Eni. Al contrario spetta a Tenaris (-10%) la maglia nera del Ftse/Mib. La società ha archiviato l’anno con un utile netto in crescita del 7%, a 1,574 miliardi ma pesa l’outlook negativo per il 2014, dopo che il dipartimento del commercio Usa non ha accolto le richieste dei produttori Usa (tra cui la consociata americana del gruppo Rocca) contro il presunto dumping della Corea del Sud.

RISANAMENTO, CHIUSA LA DISPUTA CON BIZZI

Dopo l’annuncio dell’offerta di Tom Barrack e Luigi Zunino su Risanamento, arriva un’altra novità. La società ha chiuso l’accordo con Davide Bizzi sulle bonifiche della ex area Falck di Sesto San Giovanni. L’intesa prevede che Risanamento contribuisca fino a 80 milioni ai lavori di bonifica più alti del previsto. Bizzi, dal canto suo, pagherà gli ultimi 60 milioni per l’acquisto dell’area. In pratica una partita di giro con un saldo positivo di 20 milioni per l’immobiliarista. Le banche, intanto, sembrano intenzionate a dire di no all’offerta di Zunino.

I NUMERI DELLA SETTIMANA 

Venerdì Wall Street Wall Street ha chiuso venerdì leggermente in negativo, dopo che i dati immobiliari comunicati poco fa sono risultati al di sotto delle attese. La settimana chiude con un lieve rialzo per l’indice S&P +0,5%, del Dow Jones +0,83% e del Nasdaq +0,7%. La tenuta di Wall Street, in una settimana segnata da alcuni dati economici negativo, condizionati dal maltempo, deve molto al ruolo del quantitative easing giapponese, ribadito dalla Boj. Il Nikkei, in settimana, ha chiuso con un rialzo del 3,85% con una fortissima volatilità.

A dominare la scena della settimana è stata l’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook per 19 miliardi di dollari. Venerdì il caso del giorno è stato Groupon, -16% dopo i risultati deludenti: il primo trimestre 2014 chiuderà con un Ebitda compreso fra 20 e 40 milioni di dollari, contro una previsione media degli analisti di 96 milioni.

L’indice complessivo delle Borse europee Stoxx600 ha chiuso la settimana con un rialzo dello 0,7% e il bilancio dall’inizio dell’anno è +2,3%. Sul venerdì precedente Parigi ha chiuso a +0,9%, Francoforte -0,1%, Madrid -0,6%. Spicca il balzo della City: Londra chiede a +2,6% sulla scia del boom dell’economia trainata dall’immobiliare. Invariata Piazza Affari. 

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