Brava Juve, ma ora tocca agli altri. Il calcio italiano (e non solo quello) riempie di elogi la Vecchia Signora, capace di trionfare sul difficile campo di Glagosw, dove, è bene ricordarlo, una squadra del Bel Paese non vinceva dal 1969. E se perfino i media d’Oltremanica, solitamente restii a complimentarsi per le nostre vittorie, si lasciano andare a tributi di ogni tipo (lo Scotsman ha addirittura paragonato la gara di ritorno ad una marcia funebre…) allora vuol dire che siamo a cavallo.
Ma nonostante il probabile (per non dire certo) approdo ai quarti dei bianconeri, il calcio italiano ha ancora molti esami davanti a sé. Proibitivo, ai limiti dell’impossibile, quello che attende il Milan, che mercoledì prossimo se la vedrà con il Barcellona di Messi e company. Inutile dire che il pronostico è ampiamente contro i rossoneri, che dovranno compiere un vero e proprio miracolo se vorranno passare il turno. “Giocheremo senza sudditanza psicologica e scenderemo in campo in maniera tranquilla – il pensiero di Adriano Galliani. – Il Barça è la squadra più forte al mondo, ma noi abbiamo più storia e più coppe”.
Ad ogni modo ai blaugrana si penserà solo tra qualche giorno. Ora infatti è tempo di Europa League, dunque di Inter, Lazio e Napoli. Sulla carta nessuna delle tre avrà di fronte un’ avversaria trascendentale, ma le sorprese sono all’ordine del giorno, soprattutto in una competizione che non ci sorride da anni. Questa volta però c’è la sensazione che le cose possano cambiare, un po’ per il blasone delle squadre coinvolte, un po’ perché già nei gironi abbiamo visto un approccio diverso, in stile Champions.
Sarà il Napoli la prima a scendere in campo, in quello che si presenta come l’impegno più agevole. Al San Paolo arriveranno i cechi del Viktoria Plzen, non esattamente una potenza del calcio europeo. “Magari non hanno un nome altisonante, ma sono molto forti, hanno vinto il girone dell’Atletico Madrid – ha ribattuto Walter Mazzarri. – Ora non si può più scherzare, quindi giocherà chi come Cavani ha fatto la differenza in Europa League. Poi di volta in volta sceglierò la miglior formazione per andare il più avanti possibile”.
Concetto ribadito anche da Andrea Stramaccioni, che con la sua Inter riceverà a San Siro i rumeni del Cluj: “Il pericolo è sottovalutare questa partita. Loro hanno vinto a Old Trafford, abbiamo preparato questa sfida in ogni dettaglio e il Cluj rappresenta una squadra da non sottovalutare, non commetteremo questo errore. Vogliamo onorare l’impegno europeo e mettere in campo la squadra migliore”.
La competizione conta tanto anche per la Lazio, che dopo la finale di Coppa Italia sogna un cammino importante anche in Europa. Non sarà facile, perché i biancocelesti hanno pescato il Borussia Moenchengladbach, un cliente piuttosto scomodo rispetto agli standard. “Abbiamo a che fare con un avversario tosto, disciplinato, pericoloso sulle ripartenze e sulle palle ferme – ha confermato Vladimir Petkovic. – Cercherò di mettere in campo una formazione che possa darmi garanzie per passare il turno. Dobbiamo puntare su tutte le competizioni e provare ad andare avanti”.
Da Glasgow a Moenchengladbach, passando per Cluj e Plzen, in attesa di volare a Barcellona. L’Europa ci aspetta, adesso tocca a noi.
