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Oggi a Siena assemblea Mps. Profumo insorge: “Troppe strumentalizzazioni”. Milano è incerta

TOKYO GALOPPA +2,5%, S&P INFRANGE QUOTA 1,500. MPS -8,1%, OGGI SIENA SI FERMA PER L’ASSEMBLEA

In Italia l’attenzione è concentrata sulla madre di tutte le assemblee, quella di Mps, che si terrà oggi a Siena, città ferita nell’orgoglio e nel portafoglio dalla frana del titolo (oltre il 20% in tre sedute) e dal rimpallo delle responsabilità sui mancati  controlli sui Nuovi Strumenti Finanziari. Eppure, si legge in una nota dell’istituto emessa al termine del cda, “la situazione di Mps è “completamente sotto controllo”. “Il consiglio – prosegue il documento – riunito oggi in seduta ordinaria, prendendo atto delle continue esternazioni da parte di numerosi personaggi pubblici ed esponenti politici tese a strumentalizzare le vicende legate all’emissione dei Nuovi Strumenti Finanziari, esprime il suo profondo sconcerto per la leggerezza con la quale viene trattato il tema della ricapitalizzazione della Banca”. Insomma, tutto in ordine ma niente a posto.

Il Toro, intanto, riprende la sua corsa in giro per il pianeta. Stamane la Borsa di Tokyo ha messo a segno un rialzo attorno al 2,5%. Tanta euforia nella seduta che chiue l’undicesima settimana consecutiva di rialzi trova spiegazione, al solito, nell’indebolimento dello yen e nei dati, negativi, dei consumi: il malessere delle famiglie spingerà il governo ad accelerare le misure di quantitative easing, nonostante i rischi d guerra delle valute.

A Wall Street s’infrange, intanto, un barriera storica. Per la prima volta dal dicembre 2007 lo S&P 500 ha superato la soglia dei 1.500 punti.  La meta è stata toccata subito dopo le 10, le 16 in Italia, quando  il listino e’ salito a 1.501,34 punti, per poi assestarsi in chiusura a 1494 punti. La corsa è stata scatenata dal Leading Indicator, il cosiddetto Superindice dell’economia Usa, salito oltre le attese e dalle richieste di nuovi sussidi di disoccupazione  scese al livello più basso degli ultimi cinque anni. Dow Jones +0,33%,  S&P invariato%. La caduta di  Apple spinge il  Nasdaq – 0,74% in terreno negativo.

La Borsa di Londra ha guadagnato l’1%, Parigi +0,7%, Francoforte +0,5%. Piazza Affari +1% nonostante il nuovo tracollo di MontePaschi che ha chiuso in ribasso dell’8,1%. Giornata positiva per il BTp con il rendimento del decennale sceso al 4,15% e lo spread con il Bund in calo a quota 256 (-6 punti base).

AMERICA

Barack Obama ha deciso: il nuovo presidente della Sec sarà Mary Jo White, uno dei procuratori più noti d’America. Tra i suoi successi l’aver messo dietro le sbarre il boss della mafia John Gotti e perseguito con successo lo Sceicco cieco, il leader terrorista Omar Abdel-Rahman.

Dopo aver fallito, per il terzo trimestre di fila, le attese di ricavi degli analisti di  Wall Street  Apple ha ceduto il 10,9%, bruciando 50 miliardi di dollari di capitalizzazione. Tra gli altri titoli. General Electric guadagna lo 0,5% e United Parcel Service il 2,4%. Dei 10 principali settori dell’S&P, solo quello tecnologico .SPLRCT è in calo.

In contrasto con Apple, Netflix ha sorpreso Wall Street con buoni utili dopo che il servizio di sottoscrizioni video ha fatto aumentare i clienti di 4 milioni negli Usa e all’estero. Il titolo balza di circa il 37%. Delude, ma non troppo, Microsoft: i ricavi del trimestre toccano quota 21,46 miliardi, poco sotto le stime degli analisti (21,53 miliardi). Nel dopo Borsa il titolo perde l’1,6%.

ITALIA

Messo a parte il caso Monte Paschi, le banche a Milano sono tornate a salire  con grande vigore: Unicredit ha guadagnato il 4,1%, Intesa+2,4% dopo la mattinata in ribasso.

In un’intervista da Davos, il ceo della banca Enrico Cucchiani afferma che con i recenti collocamenti di bond, l’istituto di credito ha raggiunto il target di approvvigionamento di liquidità del 2013.

Cucchiani dice che Intesa potrebbe rimborsare i finanziamenti della Bce, ”anche domani mattina”, e precisa che per le banche italiane è generalmente vantaggioso, almeno per ora, mantenerli. Infine, il manager dice che il livello delle coperture delle sofferenze ”è sui massimi livelli, siamo assolutamente tranquilli”. 

Bene anche Ubi Banca +3,4% e Banco Popolare +2,9%. Forti rialzi anche nel risparmio gestito: Azimut +3,5%,Banca Generali +4,5% segna nuovi massimi storici, Mediolanum +3,1%. Fiat è scesa del 2% per le indiscrezioni di un broker sul livello del debito netto, che a fine 2012 potrebbe essere più alto delle attese. Pirelli ha perso l’1,9%. Finmeccanica ha chiuso in calo dello 0,2%, StM ha guadagnato lo 0,4% dimostrando di non risentire della caduta di Nokia, in ribasso del 5,5% dopo i risultati del 2012. Eni è scesa dello 0,1%. Ha guadagnato Enel +1,3%, TelecomItalia +0,4%. Debole Tod’s che ha perso lo 0,9% dopo la comunicazione dei ricavi preliminari del 2012 allineati alle attese. Ancora positiva Autogrill +1,4%.

In rialzo, infine, Lottomatica +1,2% che cambierà il nome in Gtech  “nell’ambito di un processo di riorganizzazione del gruppo per geografie”. Lo dice una nota, aggiungendo che il gruppo sarà gestito attraverso una struttura organizzativa unificata incentrata sul cliente e articolata in aree geografiche – Americhe, Internazionale e Italia – supportate da una struttura centrale dedicata ai prodotti e ai servizi.

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