Dopo il bollettino mensile della Bce che vede una “debole crescita economica” per la zona euro, anche l’Ocse afferma che le prospettive di miglioramento dei Paesi avanzati continuano a peggiorare. Il verdetto viene dato insieme al valore del superindice previsionale dell’Ocse che a giugno ha registrato un nuovo calo dello 0,05% rispetto al mese precedente e dello 0,29% rispetto a giugno 2011.
L’indebolimento è ancora più marcato in Italia. I risultati del Composite leading indicators (Cli) concludono che il superindice relativo alla penisola ha segnato -0,07% su mese e -2,55% su anno raggiungendo i 98,9 punti. Si tratta della flessione su base annua più forte tra i Paesi elencati.
Nell’area euro il superindice ha segnato -0,10% su mese e -1,64% su anno a 99,4 punti. Migliori di quello italiano i due indici di Germania (99,3) e Francia (99,5). Poisitivo il dato per gli Stati Uniti: nonostante il -0,11% congiunturale, su base annua l’indice ha segnato un +0,45%.
”In Cina, India e Russia le Cli continuano a puntare a un rallentamento. In Brasile i punti di Cli indicano una più moderata ripresa dell’attività economica rispetto alla valutazione del mese scorso”.