Nel seconco semestre l’economia italiana non crescerà. Queste le previsioni dell’Ocse, che nel suo ultimo rapporto stima per il nostro Pil addirittura una contrazione dello 0,1% su base annua nel terzo trimestre, cui farà seguito una crescita speculare dello 0,1% negli ultimi tre mesi del 2011. I numeri italiani sono inferiori a quelli della media G7, per cui l’istituzione parigina prevede un +1,6% di Pil nel terzo trimestre e un +0,2% nel quarto.
“I rischi di un periodo di crescita negativa di fronte a noi sono aumentati”, avverte il capo economista dell’Ocse, Pier Carlo Padoan. In ogni caso la manovra approvata ieri in Italia contiene “diverse misure che vanno nella direzione giusta”, come l’obbligo costituzionale di tenere il bilancio in pareggio, la parificazione dell’età pensionabile sulle donne e l’abolizione delle province, che “una volta attuata consentirà molti risparmi”.
Per gli Stati Uniti si stima una +1,1% fra luglio e settembre e un +0,4% fra ottobre e dicembre. A farci compagnia in Europa, sorprendentemente, è la Germania, che dopo un incremento del Pil pari al 2,6% nel terzo trimestre dovrebbe subire una contrazione dell’1,4% nel quarto.
Quanto alla crisi debitoria nell’eurozona, secondo l’istituzione parigina “potrebbe intensificarsi di nuovo” dopo che “il brusco ampliamento” degli spread italiani e spagnoli ha spinto la Bce ad acquisti massicci di titoli di Stato dei due Paesi.
Infine, la disoccupazione. L’elevato tasso dei senza lavoro “rischia di radicarsi” e “per evitare che la disoccupazione ciclica diventi strutturale sono necessarie riforme sul mercato del lavoro”.