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Ocse, Padoan: “Per l’Italia sarà un 2014 positivo”

Secondo il Capo economista dell’Ocse “la tendenza si sta per invertire” e anche se “l’instabilità politica” farà salire lo spread, grazie alla Bce il differenziale ormai non rischia più di impennarsi fuori controllo.

Ocse, Padoan: “Per l’Italia sarà un 2014 positivo”

“Credo che anche per l’Italia la tendenza si stia per invertire. Lo si vede guardando i dati controluce: noi prevediamo una crescita positiva a partire dalla fine del 2013-inizio 2014, e il 2014 dovrebbe finalmente vedere una crescita positiva”. Lo ha detto Pier Carlo Padoan, capo economista dell’Ocse, intervistato dal Gr1. Nonostante la nostra economia sia l’unica ancora in recessione fra quelle del G7, due giorni fa l’Ocse aveva indicato per l’Italia la migliore crescita del superindice economico calcolato dall’Organizzazione.

“La crisi ci ha insegnato, tra le tante cose – ha aggiunto – che i mercati soffrono l’instabilità politica. Chiedono alla politica indicazioni chiare, soprattutto di lungo termine, e i mercati, nel caso dell’Italia, si chiedono quando queste indicazioni avverranno. D’altronde, l’instabilità politica si traduce in uno spread più alto e, quindi, in un costo più alto del debito. Non credo però che arriveremo a picchi altissimi dello spread, le decisioni dell’anno scorso della Banca centrale europea hanno tolto di mezzo, come si dice, il rischio sistemico, quindi rimangono i rischi specifici dei singoli Paesi e la necessità di aggredirli, aggredendo anche le cause strutturali della bassa crescita. Problema questo che l’Italia purtroppo si porta dietro da molti anni”.

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