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Occhio allo spread: Spagna maglia nera

Tra i tre Paesi nell’occhio del ciclone oggi è la Spagna a chiudere peggio delle altre (oltre 15 punti in più rispetto a ieri). In Italia invece prevale l’effetto Monti e il differenziale con i Bund crolla a 464 pb. Anche in Francia migliora la situazione: e lo spread chiude a 150 punti.

Occhio allo spread: Spagna maglia nera

E’ diventata la Spagna il quarto paese europeo più rischioso dopo Grecia, Irlanda e Portogallo. Da quando questa mattina ha superato l’Italia, lo spread tra i Bonos spagnoli e i Bund tedeschi ha continuato a volare in alto. E ha chiuso a quota 477, quasi 15 punti in più rispetto alla chiusura di ieri. Il Paese iberico deve ringraziare Draghi e gli acquisti da parte della Bce che hanno riportato il differenziale di Madrid sotto quota 500. 

Il superamento dell’Italia da parte della Spagna è dovuto in parte al fatto che i titoli di Stato di riferimento sono diventati i Bonos a 10 anni collocati ieri a un tasso d’interesse superiore al 7% – il record negli ultimi 14 anni. Ma secondo gli analisti, la minore liquidità del mercato delle obbligazioni di stato non può essere il motivo principale di una differenza di oltre 20 punti con l’Italia (toccata questa mattina). Parlano di un errore e prevedono che nei prossimi giorni lo spread Bonos-Bund tornerà a livelli inferiori rispetto quelli italiani. 

E il differenziale dei Btp ha chiuso a 466 pb. La fiducia che Monti ha ottenuto oggi alla Camera sembra riceverla anche dai mercati. E l’effetto del nuovo premier si è riflesso anche a Milano con il Ftse Mib, una delle poche piazze a chiudere in positivo in Europa (+0,23%)

Buona la giornata per la Francia che ha perso oltre 20 pb dalla chiusura di ieri, raggiungendo quota 150. Tuttavia si è ancora lontani da livelli di spread “ottimali” (intorno agli 80 punti base) e l’allarme spread continua a spaventare gli analisti. 

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