Di solito, quando si presenta un derby, concetti come “gara decisiva” vengono abusati. Ma questa stracittadina milanese numero 276 (177 in campionato) verrà ricordata soprattutto per la vigilia anomala. Mai infatti un derby tra Milan e Inter era finito tanto in secondo piano rispetto al mercato, che guarda caso ha visto protagoniste proprio loro, le eterne rivali all’ombra della Madonnina. Alla fine della folle settimana mercantile, si ritorna a parlare di campo, perché in fondo questa stracittadina non sarà decisiva, ma maledettamente importante sì.
QUI MILAN
Il Milan (vero protagonista della sei giorni appena conclusa) cercherà una vittoria che darebbe numerosi segnali a stampa, tifosi e concorrenza, ma tutto sommato potrebbe anche accontentarsi di un pareggio. “Dovremo giocare nel migliore dei modi – ha detto Allegri in conferenza stampa, per l’occasione tenutasi a San Siro – sapendo che sarà una partita decisiva soprattutto per loro. Solo un risultato positivo può far rientrare l’Inter nel giro scudetto, anche se nel calcio può succedere di tutto”. Insomma, pur senza dirlo apertamente, Allegri accetterebbe di buon grado anche un pareggio, pur consapevole che questo potrebbe dare alla Juve un vantaggio in classifica. E’ apparso sereno il tecnico livornese, passato nel giro di tre giorni da precario (qualcuno vedeva nella vicenda Pato un chiaro segnale da parte di Berlusconi) ad allenatore del futuro: “Il contratto non è mai stato un problema, dovevamo trovare il tempo e i modi. Sono contento che Berlusconi e Galliani mi abbiano riconfermato: sono felice di continuare il lavoro iniziato un anno e mezzo fa”. Già, ma ora come la mettiamo con Pato? “Con lui non ho mai avuto problemi – ha spiegato Allegri – a volte è andato in panchina come Robinho. E’ un campione e io pretendo da lui il 100%”. In mezzo a tutti questi chiarimenti, il tecnico ha parlato anche dell’Inter: “Loro stanno bene, hanno vinto 7 delle ultime 8 partite. In questo momento subiscono poco, dunque non è certo il periodo migliore per incontrarli. Sneijder è uno di quelli che cambia le partite, dovremo stare attenti. Noi comunque abbiamo 8 punti di vantaggio e lo ripeto: se usciamo con un risultato positivo, per loro sarà difficile rientrare nella lotta scudetto”.
Per quanto riguarda il capitolo formazione, i rossoneri hanno problemi in tutti i reparti. A preoccupare Allegri è soprattutto Thiago Silva, che non ha nemmeno partecipato alla seduta di allenamento a causa di un problema muscolare. Il brasiliano è stato convocato, ma fino all’ultimo sarà in dubbio, e al momento è difficile dire se giocherà lui o Mexes. Emergenza anche a centrocampo: la caviglia di Aquilani è più grave del previsto e l’ex juventino dovrà stare fuori almeno un mese. Problemi anche per Gattuso, che ha accusato di nuovo problemi all’occhio (ma questa volta è il destro) e dunque sarà costretto a rimandare il suo rientro a metà febbraio. A destra dovrebbe giocare Boateng, che secondo Allegri è più adatto di Ambrosini e Seedorf (tra l’altro febbricitante) ad occupare il ruolo di mezzala. Sulla trequarti due possibilità: la prima (più probabile) vede Emanuelson trequartista, alle spalle di Robinho e Ibrahimovic, ma c’è anche la possibilità che Binho venga spostato dietro le punte per favorire il tridente “presidenziale” Pato – Ibra. A proposito dello svedese, ieri ha preso una botta in allenamento dopo uno scontro con Pato (ironia della sorte) ed è rimasto a terra per qualche minuto. Ma proprio mentre Allegri cominciava a temere il peggio, Zlatan si è rialzato. Almeno lui il derby lo giocherà.
Probabile formazione Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Boateng, Van Bommel, Nocerino; Emanuelson; Ibrahimovic, Robinho.
QUI INTER
Sulla sponda nerazzurra del Naviglio, si respira aria da dentro o fuori. Come in una grande sfida di Champions, l’Inter sa che dovrà per forza vincere, perchè se è vero che nessuno la eliminerà dal campionato, è altrettanto vero che andare a – 11 dal Milan (e magari anche dalla Juventus) renderebbe la rimonta scudetto una barzelletta da bar. I nerazzurri si sono concentrati molto su questo derby, perché consapevoli della sua importanza. In casa Inter poi, sono tutti curiosi di vedere se il “talismano” Ranieri funzionerà anche a Milano: il tecnico testaccino ha vinto 4 derby su 4 a Roma, 2 su altrettante “trasferte” a Torino e uno a Madrid, che resta tutt’ora l’ultimo successo dell’Atletico sui cugini del Real. “E’ un derby e ce lo giocheremo con la volontà di fare bene – ha detto Ranieri ad Appiano Gentile – i nostri tifosi stiano tranquilli, lotteremo su ogni pallone. Come si vince? Difficile dirlo, i derby non si sa mai come si possono vincere. Poi, vinca il migliore, ma noi faremo il massimo”. Anche lui sa bene che questo derby può cambiare la stagione dell’Inter, dunque non si nasconde dietro frasi di circostanza: “Domani sarà importante soprattutto per i 3 punti. A ottobre, dopo aver perso il primo scontro diretto, sembrava tutto finito. Questa è una stagione tribolata, ma se vinciamo ci rimettiamo in corsa e il Milan comincia a pensare che l’Inter è tornata. Se perdiamo torna tutto come prima e ci toccherà fare bene nelle altre 20 partite rimaste per guadagnare posizioni”. In tutto questo, Ranieri non ha dimenticato di elogiare il Milan, considerato da molti come favorito: “Hanno vinto il campionato, sono imbattuti da 12 partite, li rispettiamo al massimo ma proveremo a batterli”.
Tutti i discorsi di formazione ruotano attorno a Wesley Sneijder. L’olandese è tornato abile e arruolato, ma difficilmente Ranieri cambierà il modulo che ha portato l’Inter a vincere 7 delle ultime 8 partite. Non potrà essere 4-4-2 classico, perché Sneijder ama giocare al centro, dunque il tecnico nerazzurro sembra orientato a giocare con il 4-4-1-1, con Wesley trequartista alle spalle di un’unica punta. Escluso Forlan (ancora in ritardo di condizione), il ballottaggio per il posto di attaccante riguarda Milito e Pazzini, con “el Principe” favorito. A centrocampo, visto il forfait di Stankovic, giocheranno Thiago Motta e Cambiasso, mentre sulla sinistra Ranieri dovrebbe confermare Ricky Alvarez, molto convincente nelle ultime partite. Qualche dubbio su Julio Cesar, alle prese con un fastidioso mal di schiena. Il portiere brasiliano dovrebbe farcela.
Probabile formazione Inter (4-4-1-1): Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Alvarez; Sneijder; Milito.