Scontro diplomatico tra Usa e Uk. Prima il presidente americano Barack Obama aveva espresso una civile posizione riguardo alla questione Brexit, puntando l’attenzione in particolare sul tema della lotta al terrore: “Londra nell’Ue è più efficace contro il terrorismo”, ha detto il capo di Stato a stelle e strisce. Poi, nella foga di rispondergli a muso duro, è arrivata la gaffe di uno dei più grandi sostenitori di un Regno Unito fuori dall’Europa, il sindaco di Londra Boris Johnson: “Obama è un mezzo keniota”, ha detto, alludendo al fatto che il presidente – peraltro ospite in Inghilterra in questi giorni, per il 90esimo compleanno della regina Elisabetta – potesse nutrire sentimenti non in sintonia con quelli del popolo britannico.
In un articolo sul The Sun Johnson ha anche rispolverato una vecchia storia secondo cui Obama, appena mise piede alla Casa Bianca, avrebbe restituito il busto di Winston Churchill all’ambasciata britannica a Washington. “Nessuno ha saputo con certezza se il presidente fosse personalmente coinvolto nella decisione – scrive il sindaco della City – alcuni dissero che era uno sgarbo alla Gran Bretagna, altri che era il simbolo dell’antipatia ancestrale del presidente in parte keniota per l’impero britannico, di cui Churchill fu un fervente difensore. Altri, infine, dissero che Churchill veniva considerato all’antica e fuori moda”.
La rimozione del busto di Churchill in realtà è stata ampiamente smentita dallo staff di Obama. Nel 2012 Dan Pfeiffer, collaboratore del presidente, nel blog della Casa Bianca l’aveva liquidata come “falsa al 100%: il busto è ancora alla Casa Bianca, nella residenza, appena fuori la Sala dei Trattati”.
Intanto, mentre un portavoce di Downing Street si affretta a bollare come “falso” l’episodio citato da Johnson, il Partito laburista prende le distanze dal sindaco, definendo le sue parole “offensive e razziste”. Per il deputato nero Chuka Umunna, i commenti di Johnson superano ogni limite e sono degni di Donald Trump, il candidato repubblicano alla Casa Bianca che più volte ha attaccato Obama proprio sulle sue origini. Johnson trova invece un alleato nel leader dell’Ukip, Nigel Farage, secondo cui la presunta rimozione del busto sarebbe avvenuta nel primo giorno di Obama alla Casa Bianca, che a causa “di suo nonno, del Kenya e del colonialismo ha un po’ di astio nei confronti di questo Paese”.