Nvidia ha svelato i risultati per il terzo trimestre del 2024, e come ci si aspettava, l’azienda ha fatto registrare numeri da capogiro: profitti e fatturato in forte ascesa. I ricavi hanno raggiunto i 35,1 miliardi di dollari, segnando un aumento del 17% rispetto al trimestre precedente e un impressionante +94% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, l’utile netto è più che raddoppiato (+109%). Un balzo da record, ma non abbastanza per soddisfare pienamente gli investitori: è l’outlook per il quarto trimestre a smorzare l’entusiasmo del mercato. Nonostante un rally di oltre il 190% da inizio anno, il titolo Nvidia ha perso più del 2% nel pre-mercato, segnale che le aspettative erano ancora più elevate.
“L’intelligenza artificiale sta trasformando ogni industria, società e paese,” ha dichiarato Jensen Huang, fondatore e ceo di Nvidia. Il manager ha sottolineato che il nuovo chip Blackwell, pensato per alimentare i più avanzati modelli di AI, è ora in “piena produzione”.
Un utile che supera le attese
Nel dettaglio, il margine lordo si è attestato al 74,6%, mentre l’utile netto (non-Gaap) ha toccato i 19,3 miliardi di dollari, con un incremento del 109% rispetto all’anno scorso. Anche l’utile per azione ha superato le previsioni: 0,78 dollari secondo i principi Gaap, un aumento del 111% su base annua, e 0,81 dollari in modalità non-Gaap (+103% rispetto al 2023). Questi numeri sono indubbiamente impressionanti, ma non hanno saputo appagare la fame insaziabile di performance da parte degli investitori, che speravano in qualcosa di ancora più spettacolare, complice anche il recente +20% delle azioni negli ultimi due mesi. Il ritmo di crescita dei ricavi, infatti, sembra mostrare i primi segnali di rallentamento: dopo incrementi annuali del 112%, 262% e 265% nei trimestri precedenti, i risultati attuali indicano che Nvidia potrebbe essere entrata in una fase di consolidamento.
La spinta dell’intelligenza artificiale e le difficoltà nella produzione
Il cuore di questa crescita sono i chip AI di Nvidia, che alimentano non solo i sistemi di intelligenza artificiale generativa, ma anche una serie di innovazioni in vari settori. Tuttavia, c’è un ostacolo che ha rallentato i motori: le difficoltà nella catena di approvvigionamento. Nonostante la domanda globale in forte crescita, Nvidia ha incontrato qualche difficoltà nel garantire la produzione di chip all’altezza delle sue ambizioni. Un collo di bottiglia che ha reso più arduo soddisfare le esigenze del mercato. In particolare, le tecniche di produzione avanzata presso Tsmc, il suo partner di produzione a Taiwan, non sono riuscite a stare al passo con la richiesta.
Eppure, nonostante questi ostacoli, Nvidia ha continuato a spingere sull’acceleratore. Il terzo trimestre ha visto un’impennata record nel segmento Data Center, che ha registrato 30,8 miliardi di dollari di ricavi, con un aumento del 112% rispetto all’anno precedente. Il boom dei supercomputer AI, come il potente sistema alimentato da 1.528 Gpu H100, e le collaborazioni con aziende come T-Mobile, Microsoft e SoftBank, stanno consolidando Nvidia come un player di riferimento nel campo dell’intelligenza artificiale e della tecnologia cloud.
La divisione Networking, pur importante con un fatturato di 3,12 miliardi di dollari, ha registrato una crescita meno marcata (+20% su base annua) e un calo del 15% rispetto al trimestre precedente. Secondo il cfo Colette Kress, circa il 50% dei ricavi del Data Center proviene dai cloud provider (Microsoft, Google, Amazon), mentre la produzione del nuovo chip Blackwell, pensato per l’AI avanzata, ha iniziato a prendere slancio.
La magia del gaming e la “nostalgia” per la GeForce
Non è solo l’AI a spingere i ricavi di Nvidia, però. Il settore gaming ha visto un incremento del 14% rispetto al trimestre precedente, raggiungendo i 3,3 miliardi di dollari. Il 2024 segna anche il 25° anniversario del lancio della GeForce 256, la prima GPU della storia, un prodotto che ha cambiato per sempre il mondo dei videogiochi e ha segnato l’inizio di una nuova era. Nvidia, infatti, ha continuato a innovare con nuove tecnologie come Dlss e Rtx, annunciando anche titoli imperdibili come Indiana Jones and the Great Circle e Dragon Age: The Veilguard.
E non solo giochi: Nvidia ha anche fatto il suo debutto nel mondo dei PC AI, con l’introduzione dei nuovi sistemi Rtx AI, che promettono prestazioni da capogiro con 321 trilioni di operazioni al secondo. È chiaro che il futuro di Nvidia è indissolubilmente legato all’intelligenza artificiale, e la compagnia non ha alcuna intenzione di fermarsi.
Altre divisioni, come la Professional Visualization e l’Automotive, hanno contribuito meno ai ricavi complessivi: rispettivamente 486 milioni di dollari (+17%) e 449 milioni di dollari (+72%). Quest’ultimo dato riflette la crescente domanda di piattaforme Nvidia per la guida autonoma.
La prospettiva per il futuro: un outlook che raffredda gli entusiasmi
Le stime di Nvidia per il quarto trimestre fiscale prevedono ricavi di 37,5 miliardi di dollari (+/- 2%) e un margine lordo non-Gaap del 73%, numeri solidi ma inferiori alle aspettative elevate. Questo ha portato gli investitori a rivedere al ribasso l’entusiasmo, in un contesto in cui Nvidia deve affrontare sia la concorrenza di chip proprietari sviluppati da Amazon e Google, sia la crescente pressione per mantenere il suo dominio nel mercato dell’AI. Come ha sottolineato Ryan Detrick, chief market strategist di Carson Group: “Quando l’asticella è così alta, le cose si fanno sempre più difficili”.