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Nutraceutici: i cinque colori del benessere in cucina

Frutta vegetali e verdure

In un mondo che parla sempre più spesso di sostenibilità , anche chi si occupa di nutrizione è chiamato a confrontarsi con questo tema via via più pressante. In campo alimentare, ancor più che in altri ambiti, l’essere sostenibili è strettamente legato alle scelte quotidiane che ognuno di noi è chiamato, più o meno inconsapevolmente, a compiere.   E questo non riguarda semplicemente i temi legati alla provenienza, alle tecniche di coltivazione, agli imballaggi degli alimenti che acquistiamo; quanto piuttosto il fatto che attraverso gli alimenti che consumiamo abbiamo la possibilità  di spingere il nostro organismo verso uno stato di salute o di lasciarlo scivolare inesorabilmente verso una condizione di malattia.

Non tutti sanno, infatti, che a fronte di una sempre più lunga aspettativa di vita alla nascita non corrisponde un altrettanto lunga aspettativa di vita in buona salute. In altri termini, le statistiche ci mostrano come in Europa le persone passino circa l’ultimo quarto della propria vita affette da qualche patologia cronica, fattore che determina costi enormi per i sistemi sanitari.

Fare di tutto per mantenerci sani il più a lungo possibile è qualcosa di strettamente legato al concetto di sostenibilità , è una responsabilità  che abbiamo anche nei confronti della Società  che ci circonda, perché mantenere la propria salute evita di addossare alla collettività  l’onere delle cure che ci saranno necessarie. L’unico modo che abbiamo per farlo è attraverso l’adozione di uno stile di vita sano, che si compone almeno di tre aspetti principali: un aspetto alimentare (come mangio), un aspetto motorio (quale e quanta attività  fisica svolgo) e un aspetto sociale, ovvero l’intensità  e la ricchezza delle relazioni umane che riesco a tessere.

frutta e vegetali

Negli alimenti la prevenzione di numerose patologie croniche

Oggi la scienza della nutrizione ha dimostrato come una alimentazione sana non sia solo una questione di quantità, un arido calcolo di calorie come avveniva decenni fa, ma anche una questione di qualità: gli alimenti che consumiamo possono contribuire seriamente alla prevenzione di numerose patologie croniche e degenerative come quelle cardiovascolari e possono contribuire a ridurre il rischio di quelle neurodegenerative e di alcuni tipi di cancro.

Al di là  delle classiche e sempre attuali linee guida per una alimentazione sana, alcuni alimenti hanno una marcia in più grazie al naturale contenuto di particolari sostanze responsabili di un effetto protettivo per la salute dell’uomo. I nutraceutici, molecole prodotte principalmente dagli alimenti vegetali, funzionali alla salute del vegetale stesso, conferiscono resistenza a infezioni, parassiti o a particolari e sfavorevoli condizioni ambientali, ma una volta assunte sotto forma di alimento esercitano la loro azione positiva anche nell’organismo umano.

Il meccanismo attraverso cui questo avviene è molto affascinante e, sebbene molti di questi nutraceutici fungano anche da antiossidanti, la loro azione principale è un’altra: agiscono, infatti, modulando la risposta delle nostre cellule e rendendole così più resistenti allo stress, un allenamento a difendersi meglio grazie all’attivazione dell’espressione di specifici geni.

E’ importante consumare vegetali caratterizzati da colori diversi

Questi concetti sono noti in ambito scientifico ormai da diversi anni, ma rimangono di difficile comunicazione al grande pubblico, nonostante gli sforzi di enti ed organizzazioni come la WHO ed il Ministero della Salute che più volte hanno richiamato l’attenzione sulla necessità  di consumare vegetali caratterizzati da colori diversi. I gruppi di colore, infatti, racchiudono vegetali, spesso molto diversi tra loro, accomunati però dal contenere la stessa classe di composti nutraceutici.

Il viola, caratteristico dei mirtilli e delle more ma anche di fichi o melanzane, rappresenta la classe degli antociani, particolarmente studiati per l’azione protettiva a livello della microcircolazione vascolare.

Il rosso è invece tipico di angurie e pomodori, studiati per il contenuto di licopene, un particolare carotenoide noto per l’azione preventiva di alcune forme di cancro.

Il giallo/arancio di zucche, albicocche, carote e meloni richiama il contenuto di carotenoidi provitaminici, precursori della vitamina A e coinvolti nella protezione dai raggi ultravioletti.

vegetali e frutta ricchi vitamina c

Il bianco è il colore di aglio, cipolle e porri, che contengono sulfuri allilici responsabili di una certa azione batteriostatica e in grado di ridurre la pressione arteriosa.

Ultimo, ma non meno importante, il verde, che accomuna una moltitudine di vegetali tra cui per esempio la famiglia dei cavoli e dei broccoli contenenti glucosinolati, composti che una volta trasformati dal nostro organismo conferiscono protezione sia a livello cardiovascolare sia neuronale.

Data la specificità  dell’azione di ciascuna classe di composti sarebbe necessario consumare quotidianamente una certa quantità  di vegetali provenienti da ciascun gruppo di colore: complessivamente dovrebbero essere 5 porzioni al giorno (circa 400 grammi) di colore diverso, meglio se fresche e crude.

E’ chiaro che questo non sarà  sufficiente ad assicurarci una vita in salute, ma sarebbe sicuramente un passo importante verso una maggior consapevolezza delle potenzialità  che ciò che mangiamo può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare parte di quelle malattie croniche che affliggono parte della popolazione mondiale.

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Categories: Cibo e salute Food