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Nuovo stadio Milano: Milan e Inter vogliono demolire tutto San Siro per costruire il nuovo

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Prima di costruire il nuovo stadio di Milano, San Siro sarà demolito completamente. Lo rivela il Corriere della Sera, che cita un passaggio a pagina 98 della relazione tecnica relativa al progetto: per il Meazza “si prevede la completa demolizione e non più il mantenimento di una porzione”. E ancora, qualche pagina più avanti: “A differenza della precedente proposta, nessuna vestigia dell’attuale stadio” di San Siro “sarà oggetto di conservazione e rifunzionalizzazione”.

Il motivo è che “questa soluzione di progetto – prosegue la Relazione – riduce in maniera significativa l’impatto sul landmark urbano della precedente proposta, andando a garantire un’idonea condizione di equilibrio tra i nuovi edifici e quelli esistenti”.

Nuovo stadio Milano: gli altri cambiamenti del progetto

Il progetto fa capo alle squadre di calcio Milan e Inter, che hanno aggiornato il piano economico e finanziario, senza però arrivare ancora alla versione definitiva, attesa in una fase successiva del procedimento amministrativo. La revisione ha riguardato anche le opere del comparto plurivalente: i club avrebbero voluto un indice volumetrico di 0,51, ma si sono dovute accontentare dello 0,35, che corrisponde a un calo della superficie lorda di quasi il 20%, da 145mila a 98.321 metri quadrati.

In ogni caso, l’investimento previsto non cambia (1,2 miliardi di euro), perché malgrado la riduzione delle costruzioni le squadre stimano un incremento dei ricavi pari a 120,4 milioni di euro, di cui 80 dal comparto stadio e 40 dal comparto plurivalente. “Escludendo i match day – si legge ancora nel dossier aggiornato svelato dal Corriere – i ricavi incrementali rispetto alla situazione attuale ammontano a 80 milioni per le due squadre”.

Milan e Inter lanciano però anche un avvertimento: “Non possiamo escludere che ulteriori effetti “esogeni” sull’andamento dei costi o sulla domanda possano far cambiare la situazione richiedendo misure compensative finalizzate a riequilibrare la sostenibilità del progetto”.

Il nuovo “comparto plurivalente”

Nel comparto plurivalente, delle tre torri presentate nei precedenti masterplan ne rimane solamente una, che ospiterà principalmente le sedi operative dei due club. Oltre agli uffici, distribuiti su 17 piani, ci sarà un centro congressi e un centro commerciale di 68 mila metri quadrati disposto su tre livelli. Sul tetto del mall verranno realizzati anche uno spazio per intrattenimento di 9 mila metri, un museo dello Sport di 2.700 metri quadrati e un Centro Attività Sportive di 1.300 metri quadrati. L’area occupata oggi da San Siro viene trasformata in un distretto sportivo con la realizzazione di un’area a verde attrezzata con aree ludiche e sportive.

I tempi per fare tutto questo non saranno brevi: almeno 80 mesi, vale a dire sei anni e mezzo. Milan e Inter vorrebbero iniziare i lavori il primo gennaio del 2024, “così da garantire per le Olimpiadi invernali del 2026, l’apertura al traffico del sottopasso Patroclo, liberando le viabilità locali dal traffico di scorrimento”. La fine dei lavori arriverebbe quindi il 31 luglio 2030.

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  • Buongiorno,

    perché non precisate che oggi non esiste al mondo un nuovo stadio di calcio che non sia di proprietà o uso esclusivo?

    E che quando il Real Madrid per la ristrutturazione del Bernabeu (a seguito di un ampio concorso internazionale di progettazione) non ha ottenuto dal comune l'autorizzazione di affiancargli iniziative immobiliari, ha optato per una soluzione innovativa per incrementare i ricavi. Realizzando un cosiddetto “campo retrattile”. In pratica, il terreno di gioco – grazie a un meccanismo automatizzato – potrà essere rimosso per lasciare spazio all’organizzazione di altri eventi, consentirà infatti di ospitare più agilmente fiere e concerti, ma anche altri sport (basket, di tennis e addirittura di football americano)?

    Cordiali saluti
    Guido Angelini