Boom di bond aziendali a Piazza Affari. Dopo Fca, Telecom e Ferrari, stanno arrivando nuove emissioni obbligazionarie di grandi società: questo anche in vista del prossimo Qe voluto da Mario Draghi e previsto per giugno, quando la Bce inizierà ad acquistare anche i prestiti di società non finanziarie. In Italia i nomi più attesi sono ora quelli di Pirelli e Anas.
Da quando la Bce ha annunciato il nuovo programma del quantitative easing, la liquidità ha ricominciato ad affluire cospicua: già a metà marzo erano state annunciate nuove emissioni per 20,5 miliardi di euro, che si aggiungevano ai 7,5 miliardi dei primi due giorni della settimana. Ad aprire le danze era stata Deutsche Telekom, la prima a scendere in campo dopo l’annuncio di Francoforte di pochi giorni prima: per il suo bond da 4 miliardi ha raccolto ordini per 20 miliardi di euro.
Le stime del Qe sui potenziali acquisti da parte della Bce di corporate bond a partire da giugno si attestano sui 5-6 miliardi al mese. In Italia gli esperti consigliano di investire su nomi investment grade appartenenti ai settori tlc, utility ed energia, con una maturità tra 1 e 5 anni, anche se per i piccoli investitori c’è l’ostacolo della quota minima d’ingresso, che per questo tipo di strumenti molte volte è fissata a 100mila euro. Per i piccoli risparmiatori, non potendo escludere grossi rischi come nel caso recente di Volkswagen, il consiglio resta sempre quello di diversificare.