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Nuovo Dpcm: stretta per bar e ristoranti, niente amici a casa

Imagoeconomica

Bar e ristoranti chiusi in anticipo (ma è scontro tra Governo e Regioni sull’orario) ma non nel weekend (quando invece le Regioni propongono di chiudere i centri commerciali), stop a cinema e teatri, a piscine e palestre, ma non ai musei, supermercati regolarmente aperti, eventi sportivi di nuovo a porte chiuse e più didattica a distanza per le scuole medie superiori: sono queste le principali novità del nuovo Dpcm elaborato dal Governo per fronteggiare l’impennata dei contagi da Covid e che scatteranno da lunedì 26 ottobreto nelle ore scorse dal premier Conte . Restano invece aperti uffici, fabbriche e scuole di base anche se lo smart working e la didattica a distanza saranno intensificati. Il semi-lockdown durerà un mese, compatibilmente con la curva epidemiologica.

Ecco nel dettaglio le nuove misure restrittive.

SCUOLA

Didattica a distanza al 75% per gli studenti delle scuole medie superiori, anche se le Regioni sono disposte ad arrivare al 100%. Saranno allestiti turni pomeridiani e ingressi scaglionati dopo le 9. Asili nido, scuole dell’infanzia, elementari e medie resteranno tutte in presenza. Non cambiano università e Afam.

BAR E RISTORANTI

Il Governo vuole chiudere bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie alle 18. Le Regioni però non sono d’accordo e propongono: bar fino alle 20, ristoranti alle 23 e chiusura domenicale solo per i centri commerciali (che il governo invece non prevede affatto). L’ultima bozza del Dpcm ipotizza: consumo al tavolo per un massimo di 4 persone, a meno che non siano conviventi. Dopo le 18 divieto di consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici. Consentite le consegne a domicilio fino alle 24 e l’asporto. Salvi i negozi.

CINEMA E TEATRI

Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico nei cinema, nei teatri, nelle sale da concerto. Al chiuso e all’aperto. Restano chiuse le discoteche e le sale da ballo. Vietate le feste, al chiuso e all’aperto, anche dopo matrimoni e comunioni. Stop a sale giochi, sale scommesse, bingo e casinò. Ancora aperti i musei.

PALESTRE, PISCINE E STADI

Si va verso la sospensione delle attività nelle palestre e nelle piscine, nei centri benessere e in quelli termali. Diverse Regioni, tuttavia, hanno espresso dubbi anche su questo provvedimento. Non sarà toccata per ora l’attività sportiva di base e quella motoria svolte nei centri e nei circoli sportivi. Alcuni governatori, come proposto dal governo, gli impianti di risalita per lo sci. Restano la corsa e le attività realizzate in aree attrezzate e parchi pubblici. Ancora aperte le aree giochi per i bambini, ma chiudono i parchi tematici e di divertimento. Per gli incontri di calcio e le altre manifestazioni agonistiche tornano le porte chiuse totali.

SPOSTAMENTI E INCONTRI A CASA

Tutto invariato e nessuna restrizione, malgrado il Governo avesse originariamente pensato a nuovi divieti nello spostamento tra una regione e l’altra: ma proprio le Regioni si sono opposte e alla fine il Governo ha rimesso la limitazione nel cassetto. Tuttavia è “fortemente sconsigliato” sia uscire dal proprio Comune di residenza che ricevere a casa ospiti che non siano conviventi.

SAGRE E FIERE

Sono vietate le sagre e le piccole fiere. Ancora consentite le manifestazioni fieristiche nazionali e internazionali. Convegni e congressi saranno possibili solo a distanza. Tutte le cerimonie pubbliche avverranno in assenza di pubblico. Resta garantita la messa con accesso e permanenza nei luoghi di culto senza assembramenti.

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Categories: Politica