Il Governo ha pubblicato il testo del nuovo Dpcm con le misure anti-contagio, firmato nella notte dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Rispetto alle indiscrezioni degli ultimi giorni, c’è una novità cromatica: la zona dove il rischio è minore non è più identificata con il verde – colore troppo rassicurante – ma con il giallo, per sottolineare che in tutto il Paese l’allerta deve rimanere alta.
“I numeri complessivi dei contagi sono in costante aumento e comportano un’alta probabilità che molte Regioni superino le soglie critiche delle terapie intensive già nelle prossime settimane – ha detto Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi – Se introducessimo misure uniche in tutta Italia, produrremmo un duplice effetto negativo: non adottare misure veramente efficaci dove c’è maggior rischio e imporre misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave”. In ogni caso, “non ci sono territori che possono sottrarsi” alle misure restrittive, perché “la pandemia corre ovunque”.
Ecco, in sintesi, tutto quello che c’è da sapere.
1) Per quanto tempo rimarrà in vigore il nuovo Dpcm?
Da venerdì 6 novembre al 3 dicembre, a meno di proroghe.
2) Chi decide le zone in cui classificare ciascuna Regione?
Il ministero della Salute, tramite decreto.
3) In base a quali criteri?
I parametri sono in tutto 21: tra questi, oltre all’indice RT, il numero dei sintomatici, dei ricoveri, dei contagiati nelle Rsa, la percentuale di tamponi positivi, il tempo medio tra sintomi e diagnosi, il numero di nuovi focolai, i posti letto occupati in rapporto a quelli disponibili.
4) Le Regioni possono cambiare zona?
Sì: al modificarsi dei coefficienti, il passaggio da una zona all’altra è automatico, con la conseguente modifica delle misure da adottare. È comunque necessario un decreto del ministero della Salute. Il cambiamento può avvenire sia verso la fascia più alta sia verso quella più bassa: “Se una Regione dovesse rientrare in condizioni di stabilità per 14 giorni con rischio più basso – ha spiegato Conte – potrà essere assoggettata a un regime di misure meno restrittive”.
5) Quali saranno le regioni nella zona rossa?
Per il momento, le Regioni nella zona a maggior rischio sono Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle D’Aosta.
6) E quelle nella zona arancione?
L’elenco comprende solo due Regioni: Puglia e Sicilia.
7) Come funziona il coprifuoco?
È in vigore in tutta Italia dalle 22 alle 5, anche se una circolare del Viminale ha successivamente precisato che esiste la possibilità di chiusura di strade o piazze anche prima delle 21. In queste ore si può uscire solo per motivi di salute, lavoro o necessita improrogabile. Come in primavera, servirà l’autocertificazione. Se si tratta di un’urgenza, per ragioni di privacy, non è necessario indicare il nominativo della persona da cui si sta andando.
8) Quali misure sono previste nella zona gialla?
Oltre al coprifuoco, la zona gialla prevede anche altre limitazioni (che ovviamente vanno rispettate anche nella zona arancione e in quella rossa, a meno di misure ancor più stringenti):
- Scuola: didattica a distanza al 100% per le superiori; alle elementari e alle medie l’attività si svolgerà in presenza, ma con l’obbligo di indossare le mascherine (sono esentati solo i bambini sotto i 6 anni).
- Centri commerciali chiusi nei fine settimana, fatta eccezione per alcuni esercizi al loro interno (farmacie, parafarmacie, supermercati, edicole e tabaccherie).
- Autobus, metro e treni regionali: il limite di capienza è ridotto al 50%.
- Bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie: confermata la chiusura alle 18, ma c’è la possibilità di restare aperti per il pranzo della domenica. Consentite anche le consegne a domicilio e la vendita da asporto (quest’ultima solo fino alle 22, con il divieto per i clienti di consumare il cibo vicino agli esercizi o all’aperto).
- I concorsi pubblici e privati sono sospesi, tranne quelli che si svolgono per via telematica e su base curriculare.
- Parrucchieri, barbieri e centri estetici rimangono aperti.
- Musei e mostre chiudono i battenti.
- Slot machine, scommesse, videogiochi: chiusi tutti i “corner” dedicati a queste attività nei bar e nelle tabaccherie.
9) Quali le misure nella zona arancione?
- Gli spostamenti interregionali sono proibiti, a meno che non siano motivati da “comprovate ragioni” di salute, lavoro o necessità improrogabile.
- Lo stesso discorso vale per gli spostamenti fuori dal Comune di residenza.
- Ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie rimangono chiusi, ma possono vendere prodotti da asporto (fino alle 22) ed effettuare consegne a domicilio. Restano aperte le mense e i catering.
- Sport: si può fare solo all’aperto, in modo individuale e all’interno del proprio Comune.
10) E nella zona rossa?
- Spostamenti interregionali: per almeno 15 giorni sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dalle Regioni in zona rossa, salvo che per ragioni di salute, lavoro o necessità.
- È vietato anche lasciare il Comune di residenza, con le stesse eccezioni previste per gli spostamenti fuori Regione.
- Scuola: didattica a distanza a partire dalla seconda media. Rimangono aperti i nidi, le scuole per l’infanzia, le elementari e le prime medie.
- Negozi chiusi fatta eccezione per farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole, rivenditori di generi alimentari, parrucchieri e barbieri. Chiusi anche i centri estetici.
- Ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie rimangono chiusi. Sono permesse solo le consegne a domicilio e, fino alle 22, le vendite da asporto.
- Sport: anche i centri all’aperto vengono chiusi; è permessa solo l’attività individuale, purché si rimanga vicini alla propria abitazione.
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