I nuovi voucher saranno disponibili dal 10 luglio, data in cui l’Inps metterà online la piattaforma telematica necessaria per la gestione dei nuovi adempimenti. Lo ha comunicato giovedì il governo, precisando che entro venerdì prossimo, invece, l’istituto di previdenza pubblicherà la circolare con le istruzioni operative.
LIBRETTO DIFAMIGLIA E CONTRATTO OCCASIONALE
I nuovi buoni lavoro si dividono in due categorie: “Libretto di famiglia” e “Contratto occasionale”. Il primo è destinato ai lavori domestici (giardinaggio, ripetizioni, baby-sitting) e prevede il pagamento con tagliandi telematici da 10 euro l’ora. Il secondo è un nuovo istituto con paga oraria minima di 9 euro, cui si aggiungono i contributi a carico del datore nella misura del 33% del compenso e il premio assicurativo contro gli infortuni. Non potranno usarlo le imprese con più di 5 lavoratori a tempo indeterminato, quelle del settore edilizio e minerario e le aziende esecutrici di appalti di opere e servizi.
NUOVI LIMITI DI UTILIZZO
La novità principale rispetto ai vecchi voucher è nei limiti d’utilizzo: datore di lavoro e lavoratore non potranno chiedere o effettuare prestazioni per un valore che superi i 5mila euro l’anno. In più, ciascun lavoratore potrà offrire prestazioni a un singolo committente fino a un massimo di 2.500 euro nel corso dello stesso anno. Superata quella soglia, scatterà l’obbligo di assunzione a tempo indeterminato. Nessuno di questi limiti vale per il settore agricolo, dove però l’utilizzo del nuovo “contrattino” sarà limitato a pensionati, disoccupati, studenti e persone che ricevono sussidi integrativi.
LA PIATTAFORMA ONLINE
Per evitare gli abusi che si registravano sui voucher, la nuova procedura richiederà più informazioni. Soprattutto, una volta che il committente avrà comunicato un previsto utilizzo del lavoro occasionale, il lavoratore a sua volta potrà entrare nella piattaforma informatica e confermare di aver svolto l’attività. In questo modo non sarà possibile per il committente annullare la prestazione successivamente. Un’altra contromisura prevede verifiche specifiche nei confronti di quei committenti che annulleranno troppo spesso le prestazioni di lavoro occasionale notificate in precedenza.