Spostarsi in Europa senza provocare danni all’ambiente. Sembra uno slogan di una qualsiasi compagnia di trasporto, eppure la Commissione europea lo ha preso in prestito per selezionare 134 progetti nel settore dei trasporti, destinando 7 miliardi di euro. “Viaggiare sicuri”, come dice una trasmissione di grande utilità, significa anche tutelare i luoghi che treni o navi attraverseranno in futuro. Il biglietto Ue è salato ma l’83% va proprio a progetti in linea con gli obiettivi climatici dell’Ue. I sovranisti anti-Ursula bis se ne faranno una ragione? Noi vedremo in cosa cambierà il nuovo Green Deal promesso da Ursula.
Rete transeuropea dei trasporti: un’opportunità per l’Italia
La rete ferroviaria più promettetene da questo punto di vista è la rete transeuropea dei trasporti (Ten-T). Non a caso, non si sono dimenticati dell’Italia con il progetto della Lione-Torino. Qualche pasdaran naturalista farà il muso lungo appena scoprirà che un pò di euro andranno a questa ferrovia. Ma non è il caso di smetterla con opposizioni e blocchi ai cantieri? Il collegamento transfrontaliero Francia-Italia è un progetto ambizioso, da realizzare, così come quello tra Danimarca e la Germania che riceverà anch’esso una parte dei 7 miliardi. Sono soldi Ue, di tutti noi, i Verdi che sostengono Ursula non penseranno mica di varcare i confini a cavallo? La comitiva stellata italiana, da sempre contraria alla Tav, rimane in silenzio, e buon per loro. Pensate dove sarebbe arrivato Napoleone se avesse preso un treno. Siamo realisti.
Trasporti marittimi e il corridoio di solidarietà Ue-Ucraina
Poi nei nuovi miliardi da distribuire ci sono anche i porti. Una ventina di diversi paesi dovranno utilizzare i fondi per la fornitura di energia elettrica da terra per le navi e il trasporto di energia rinnovabile. L’Europa si gira anche via mare. Tra i progetti selezionati c’è anche il cosiddetto corridoio di solidarietà Ue-Ucraina. Pacifisti di tutti Europa, unitevi! Perché non meno importante degli aiuti militari, questo disegno di trasporti integrati europei ha lo scopo di agevolare le importazioni e le esportazioni tra l’Ucraina e l’Ue. La guerra prima o poi finirà e assicurare un futuro di pace e una buona ricostruzione all’Ucraina vuol dire avvicinarla all’Europa. I collegamenti stradali e ferroviari sono un passo decisivo. In questo caso i musi lunghi sono a Mosca.
Completamente d’accordo, limitare la possibilità di investimenti sulla rete ferroviaria è da giurassico. Non si vuole la TAV, ma al tempo stesso si criticano gli aerei e il trasporto su gomma. Praticamente dovremmo tornare a viaggiare sui carretti.