Confermando il proverbio che li vuole tra i più precisi e puntali al mondo, gli svizzeri hanno deciso di confermare ogni tabù e aprire un nuovo museo proprio a inizio anno nuovo. Infatti, ancora nel pieno dei festeggiamenti per dare il benvenuto al nuovo anno, lo scorso due gennaio è stato inaugurato il Muzeum Susch Susch, nella cittadina omonima delle Alpi svizzere. Il nuovo polo è stato voluto dalla collezionista d’arte polacca, ritenuta una delle imprenditrici più ricche del paese, Grazyna Kulczyk. Il museo è situato all’interno di un antico monastero del XII secolo ed è stato restaurato dagli architetti svizzeri Chasper Schmidlin e Lukas Voellmy, che hanno volutamente conservato la struttura precedente e hanno ridotto al minimo gli interventi sul paesaggio circostante. Nel dettaglio, il nuovo museo svizzero che sarà sia un museo sia un laboratorio, adottando approcci sperimentali all’arte contemporanea, come racconta “Il Giornale dell’Arte”.
La seconda apertura dell’anno avrà luogo il prossimo 9 febbraio al Norton Museum of Art, che inaugurerà l’ampliamento più costoso dei suoi 78 anni di storia, pari a 100 milioni di dollari. Il museo è situato a West Palm Beach in Florida, Stati Uniti, e la sua ristrutturazione è stata finanziata dallo studio Foster + Partners. La ristrutturazione riguarda 11mila metri di spazio espositivo aggiuntivo e un nuovo edificio in cui riorganizzare l’ingresso al museo. La Ruth and Carl Shapiro Great hall sarà il fulcro centrale della nuova pianta, mentre le storiche strutture laterali fungeranno da sale autonome in cui saranno ospitati gli artisti residenti.
Attesa per il 28 marzo 2019 l’apertura del Museo Nazionale del Qatar a Doha. Il museo è un’importante struttura che mostra al mondo le connessioni socio-culturali del mondo islamico e quelle economico-intellettuali. La sezione espositiva si articola cronologicamente su tre diversi momenti: “gli inizi”, che descrive il periodo geologico antecedente l’insediamento umano nella penisola, una seconda area denominata “Vita in Qatar” e, infine, “Costruzione della nazione”. Il progetto è stato commissionato all’architetto francese Jean Nouvel che si è lasciato ispirare dalla rosa del deserto e ha organizzato la struttura secondo dischi sovrapposti e intrecciati.
New York dovrà attendere la primavera, il 5 aprile precisamente, per vedere l’inaugurazione del The Shed, il nuovo centro artistico interdisciplinare collocato nel West Side di Manhattan, nei pressi del corridoio di recente costruzione della High Line, progetto nato dalla collaborazione tra gli architetti James Corner, Piet Oudolf e Charles Renfo. “L’idea originaria era relativamente semplice: fornire una sede ad artisti che operano in tutte le discipline per realizzare e presentare opere a un pubblico di tutti i ceti sociali”, ha spiegato il direttore del museo Alex Poots. Il museo presenta un guscio esterno mobile che si sposta su binari d’acciaio raddoppiando la superficie espositiva. Il costo del progetto nella sua interezza ammonta a 550 milioni di dollari.
È la volta della Cina: il Centre Pompidou aprirà a metà 2019 una nuova succursale a Shangai, il West Bund Art Museum. Il progetto è stato affidato all’architetto britannico David Chipperfield che nei 25mila metri quadrati a disposizione creerà gli spazi dove saranno proposte mostre con i dipinti provenienti dalla collezione dell’istituzione parigina.
Si torna a New York durante l’estate per l’ampliamento da 450 milioni di dollari del MoMA, che, secondo il progetto degli architetti Diller Scofidio + Renfro, aggiungerà il 30% agli spazi espositivi esistenti. Il progetto è iniziato nel lontano 2011 con l’acquisto del limitrofo Folk Art Museum con l’obiettivo di incorporarlo all’interno del piano di espansione del MoMA. Nel nuovo museo di arte moderna a New York, saranno presenti nuovi spazi dedicati al design contemporaneo e al cinema, oltre a un ampliato ingresso e a più grandi aree espositive ai piani superiori.
Settembre significa Germania. In occasione delle celebrazioni per il centesimo anniversario della scuola del Bauhaus verrà inaugurata a Dessau una nuova sede museale di 3.500 metri quadrati e progettata dal collettivo di Barcellona addenda architects con lo scopo di ospitare i 49mila pezzi della Bauhaus Dessau Foundation: “Gli anni che la Bauhaus passò a Dessau (1925-1932) sono considerati il periodo più fecondo della scuola fondata a Weimar nel 1919”, si legge nel comunicato ufficiale del museo.
Di ben 595 milioni di euro, all’80% finanziati dal governo federale, il costo dell’apertura del nuovo complesso museale Humboldt Forum a Berlino, all’interno del Palazzo Reale ricostruito sul progetto dell’architetto Franco Stella. Al nuovo museo di Berlino saranno dedicate le collezioni di arte etnica non europea e asiatica, un’esposizione permanente della storia della città, spazi per mostre temporanee e un laboratorio di ricerca gestito dall’università di Humboldt. “L’inaugurazione sarà una storia divisa in diversi capitoli, afferma. Abbiamo tutti gli elementi e ora stiamo preparando la coreografia. Ricordatelo, stiamo parlando di circa 40mila metri quadrati, 30mila dei quali accessibili al pubblico. Quando percorro l’edificio con i visitatori ci vogliono due ore, e questo senza oggetti esposti” ha detto il neo direttore del museo Hartmut Dorgerloh. Si attendono 3 milioni d visitatori all’anno. La data di apertura al pubblico del museo è il 14 settembre 2019, il 250mo anniversario della nascita dell’esploratore e naturalista Alexander von Humboldt.
La donazione di 1323 opere dalla Collezione Essl all’Albertina Museum e valutate circa 90 milioni di euro saranno contenute all’interno di un nuovo spazio espositivo per l’arte contemporanea nel cuore della capitale austriaca. La ristrutturazione della struttura è costata 40 milioni e il costo sarà sostenuto dall’Haselsteiner Familien Privatstiftung dell’industriale Hans Peter Haselsteiner.
A fine anno si va a Mosca con l’apertura di un nuovo centro artistico che sorge lì dove si trovava una vecchia centrale elettrica nei pressi del Cremlino e si chiamerà Ges-2. Il progetto è stato affidato a Renzo Piano.
L’anno è così coperto, ora sarà solo necessario puntare il dito sulla mappa e organizzare le prossime vacanze questa volta seguendo l’arte.