Nel secondo trimestre il numero delle imprese italiane ha registrato un saldo positivo di 29mila unità, uno tra i meno brillanti dell’ultimo decennio. È quanto emerge dall’anagrafe delle imprese di Unioncamere, realizzata combinando i dati delle varie Camere di commercio.
Tra aprile e giugno sono state inviate poco più di 92mila domande di iscrizione, dato in linea con quelli registrati nel secondo trimestre degli ultimi 3 anni.
Le richieste di cancellazione, invece, sono state quasi 63mila, in aumento nell’ultimo triennio.
Il saldo è quindi positivo di 29.227 unità, un risultato inferiore di circa 2mila unità a quello registrato nello stesso periodo dell’anno scorso.
In termini percentuali, tra aprile e giugno lo stock delle imprese registrate è cresciuto complessivamente dello 0,48% (contro il +0,52% del secondo trimestre 2018), pari ad un valore assoluto, al 30 giugno di quest’anno, di 6.092.374 unità, di cui 1.299.549 artigiane.
A livello territoriale, è al Sud che si registrano sia il saldo maggiore in termini assoluti (10.677 imprese in più), sia l’incremento relativo più elevato (+0,52%). In tutte le regioni, il trimestre si è chiuso comunque con il segno positivo: dalla Lombardia (5.014 imprese in più all’appello), alla Valle d’Aosta (101). Al Mezzogiorno va ricondotto il 36,5% del saldo complessivo. Ad eccezione del Nord-Ovest, tutte le circoscrizioni hanno fatto però registrare un tasso di crescita inferiore a quello misurato nel corrispondente trimestre dello scorso anno.
Dal punto di vista settoriale, se si esclude l’industria estrattiva (limitata a sole 4.120 imprese), tutti i comparti hanno messo a segno saldi positivi nel trimestre. Meglio degli altri, in termini assoluti, ha fatto il settore degli alberghi e ristoranti, uno tra i più rilevanti per numero di realtà esistenti, con 5.284 imprese in più. A ruota altri due grandi settori: costruzioni (+4.518 unità) e commercio (+3.377 rispetto alla fine di marzo). Bene anche il settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+2.959) e quello dei “servizi alle imprese” come noleggio e agenzie di viaggio (+2.693).
In termini relativi, le performance migliori vengono dai settori legati ai servizi: +1,4% le attività professionali scientifiche e tecniche, +1,3% le attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese e +1,2% gli alberghi e ristoranti.
Quanto all’universo delle imprese artigiane, è dominato da tre settori: Costruzioni (488.142 realtà al 30 giugno 2019), Attività manifatturiere (296.274) e Altri servizi (186.689).