Sono giorni decisivi per il disegno di legge sulla concorrenza, che il Governo intende esaminare nel Consiglio dei ministri del prossimo 20 febbraio. Nella bozza formulata dal Ministero per lo Sviluppo economico, che coordina il provvedimento confrontandosi con gli altri dicasteri competenti, spiccano la riforma dell’Rc auto e le misure per la concorrenza di alcune categorie di professionisti, oltre al no del Ministero della Salute per il pacchetto relativo all’apertura di nuove farmacie e alla vendita dei farmaci C anche con l’obbligo di ricetta nelle parafarmacie e nei corner della grande distribuzione.
Tra il sì alle Rc auto e il no alle farmacie, il grosso della discussione sarà ora incentrato sulle libere professioni, in particolare notai e avvocati: la bozza prevede che un decreto della Giustizia, uditi i consigli notarili e le Corti d’appello, determini il numero dei notai per ciascun distretto “procurando che, di regola, ad ogni posto notarile corrisponda una popolazione inferiore a 7mila abitanti” (oggi la regola è “almeno 7mila abitanti”). Per quanto riguarda gli avvocati, si va dalla possibilità di poter costituire società multidisciplinari facendo partecipare anche i soci di capitali non professionisti all’eliminazione del divieto di pattuire compensi pro quota lite.
