Newcleo, startup specializzata nel nucleare pulito e guidata da Stefano Buono, ha concluso un round di finanziamento da 135 milioni di euro. Questo round è parte di un ambizioso piano di aumento di capitale da 1 miliardo di euro avviato l’anno scorso, che potrebbe portare la società a diventare il primo unicorno italiano nel settore energetico. Fondata nel 2021, la startup ha raccolto un totale di 535 milioni di euro, segno di un crescente interesse per le tecnologie energetiche sostenibili.
Newcleo ha, inoltre, annunciato il trasferimento della sua sede da Londra a Parigi, consolidando così la sua posizione come azienda dell’Unione europea.
Nucleare pulito, un portafoglio di investitori variegato
L’ultimo round di finanziamento ha visto la partecipazione di una diversificata schiera di investitori. Tra i principali soci troviamo Inarcassa, il fondo pensionistico degli ingegneri e architetti, insieme a Walter Tosto, un’azienda di ingegneria nucleare italiana e Ingérop, una società francese di ingegneria e consulenza nel settore nucleare. Oltre a questi, la startup ha attirato l’attenzione di family office e investitori individuali attivi nel settore dell’intelligenza artificiale e dei data center, portando il numero totale di soci a oltre 700, con il 90% del capitale ancora in mano italiana.
Nucleare pulito, da chi è composto l’azionariato
Nel capitale di Newcleo figurano investitori istituzionali di primo piano come Exor Seeds, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, Azimut Group, Ersel e Banca Patrimoni Sella & C. Tra i fondi di venture capital, spiccano Kairos con il veicolo Venture Esg One, il Progress Tech Transfer Fund e Indaco Venture I. Inoltre, Newcleo ha attratto investimenti da STAR Ventures, un fondo israeliano con una gestione di 1 miliardo di dollari, e altre realtà come Smart Capital S.p.A. e Lift.
Nucleare pulito, chi sono i soci individuali
L’elenco dei soci individuali di Newcleo è altrettanto nutrito. Comprende figure di spicco come la famiglia Malacalza, Paolo Merloni di Ariston, Ian Lundin (presidente di Lundin Petroleum), e Claudio Costamagna, ex banchiere di Goldman Sachs. Altri nomi rilevanti includono Manfredi Lefebvre, ex proprietario di Silversea Cruises, e Philippe Sarrasin, ex socio della private bank Lombard Odier.
Newcleo: partnership strategiche nel settore nucleare
Newcleo ha già instaurato oltre 90 collaborazioni nel settore nucleare, con partner di prestigio come Fincantieri e Rina per la propulsione navale, e Maire Tecnimont per chimica verde e idrogeno. Inoltre, a partire da settembre 2024, la startup inizierà a collaborare con Saipem per sviluppare soluzioni innovative per l’applicazione offshore delle sue tecnologie nucleari. Una collaborazione che mira a decarbonizzare il settore energetico e produrre energia elettrica su unità nucleari galleggianti.
Investimenti sostenibili in Italia
Newcleo non si ferma qui e ha già delineato un piano di investimenti da 133 milioni di euro in Italia tra il 2025 e il 2027. Questo si aggiunge ai 90 milioni già investiti dal 2021 a oggi. Un elemento chiave del piano è la costruzione di un centro di ricerca e sviluppo sui materiali a Torino, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia, con un investimento di 50 milioni di euro. Queste iniziative non solo rafforzano la presenza della startup in Italia, ma sottolineano anche il suo impegno per lo sviluppo di tecnologie nucleari avanzate.
Cosa fa Newcleo
Newcleo è una startup innovativa che sviluppa reattori nucleari avanzati, progettati per utilizzare combustibili sostenibili. La loro tecnologia si basa sulla miscela di combustibile ossido misto (MOX), composta da uranio impoverito e plutonio ricavato dagli scarti di altri impianti. Questo approccio consente di “bruciare” le scorie invece di produrle, riducendo così la necessità di estrazione di nuovo uranio e generando un volume significativamente minore di rifiuti radioattivi, con una vita attiva di soli 250 anni, rispetto ai 250.000 anni delle scorie tradizionali.
Il sistema di Newcleo, denominato “Small Modular Lead-cooled Fast Reactor” (SM-LFR), utilizza il piombo per il raffreddamento al posto dell’acqua, garantendo maggiore sicurezza e prevenendo incidenti come quelli avvenuti in passato.
Attualmente, Newcleo si propone di applicare questa tecnologia per fornire energia elettrica e calore a zero emissioni alle installazioni offshore di petrolio e gas, migliorando le performance di sostenibilità di queste operazioni. In futuro, la startup prevede di espandere l’uso delle sue unità nucleari galleggianti, collegandole alla rete elettrica a terra.