La ricerca italiana sull’energia nucleare non aspetta la politica. L’abbiamo scritto di recente ed ecco che Enel e Ansaldo Nucleare firmano un accordo di collaborazione per valutare nuove tecnologie e modelli di business per la produzione di energia dall’atomo. Che qualcosa si muoveva si sapeva ma ieri è arrivato l’annuncio per una partnership sui cosiddetti mini reattori. È uno dei campi privilegiati dagli scienziati e dunque anche delle due società italiane.
Gli Small Modular Reactor (SMR) e gli Advanced Modular Reactor (AMR) sono la frontiera del nucleare più leggero per installazione e costruzione. Gli scenari futuri vedono nell’industria le maggiori applicazioni. Sono reattori innovativi di ultimissima generazione, alcuni dei quali ancora in fase di sviluppo. Perché starne lontani ? La domanda va posta a chi si trincera dietro ubbie contrarie a sviluppi e ricerche di ogni tipo. Sia gli SMR che gli AMR permettono di produrre energia elettrica da fonte pulita modo anche più economico. È superfluo ricordare che bisogna investire, essere motivati e non ostacolati, nella fattispecie di società a partecipazione pubblica.
Insieme per un vantaggio competitivo
Andiamo al punto. Le due società informano che la collaborazione vuole esplorare le prospettive di queste due tecnologie analizzandone le opportunità proprio in chiave industriale. L’accordo, infatti, prevede che, oltre “a valutare progressivamente il grado di maturità dei nuovi reattori SMR e AMR e i relativi ambiti operativi, le due società costruiscano un percorso comune in cui l’analisi, il monitoraggio e l’eventuale valutazione di iniziative congiunte concorrano a verificare l’effettiva applicabilità delle due tecnologie”. Peraltro, dicono di impegnarsi in uno scouting italiano per vedere se abbiamo pronta anche una filiera di supporto
Entrambe aprono un cantiere italiano, ma sono già impegnate all’estero nel settore e sono parte importante della Piattaforma Nazionale per un nucleare sostenibile (PNNS) del Ministero dell’Ambiente. Enel con Endesa gestisce dei siti in Spagna, Ansaldo ha fatto investimenti anche sui reattori raffreddati a piombo (LFR): altra frontiera di grande impatto.
L’accordo arriva pochi giorni dopo l’avvio dell’indagine conoscitiva votata dal Parlamento e insieme, spiega una nota congiunta Enel- Ansaldo lavoriamo “per un futuro vantaggio competitivo del Paese in tema di nucleare di nuova generazione”. Come a dire: non lamentiamoci se gli altri ci sorpassano.