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Nucleare: la Ue finanzia il progetto contro gli incidenti alle centrali. Ucraina tra i partner

Sogin

Le preoccupazioni conseguenti agli attacchi russi alle centrali nucleari ucraine da tre anni sono costanti e toccano migliaia di persone. Tutti coloro che vivono nei pressi degli impianti, a maggior ragione dall’inizio della guerra, aspirano a maggiore sicurezza. Gli attacchi russi hanno devastato ettari di terreni che difficilmente ritorneranno allo stato ante. Sarà anche per queste ragioni che l’Ucraina aderisce al progetto europeo Assas da 4 milioni di euro per prevenire incidenti “severi” nei reattori nucleari. Il progetto è coordinato dalla società francese Asnr e conta la partecipazione di 14 partner di Paesi Ue. A rappresentare l’Italia c’è l’Enea.

Nucleare: un modello di Intelligenza artificiale

Il progetto adotta un modello di Intelligenza artificiale per migliorare i calcoli delle simulazioni degli incidenti. Evidentemente vale per le centinaia di impianti sparsi per il mondo. “Assas punta a creare un prototipo di simulatore basato su un codice per modellizzare, calcolare e visualizzare in tempo reale i principali fenomeni di un incidente tramite un’interfaccia grafica interattiva”, dice Fulvio Mascari responsabile Enea del progetto. Il codice che sarà utilizzato è noto con l’acronimo Astec, è stato predisposto proprio per la gestione delle emergenze.

Il modello scientifico che impegna i ricercatori dovrà combinare analisi temporali con le relazioni nei siti per ottimizzare i calcoli. Gli incidenti nucleari sono tuttora il deterrente più forte contro la costruzione di nuovi siti. Le paure generalizzate che le nuove tecnologie stanno abbattendo, riguardano soprattutto per il rilascio all’esterno di inquinanti e pulviscoli. Suggestivo sperimentare l’applicazione dell’IA nelle simulazioni di laboratorio.

Nucleare: sicurezza e strategie di risposta

L’obiettivo finale – dicono i ricercatori – è rafforzare la sicurezza quando si verificano incidenti adottando pronte e sperimentate strategie di risposta. Solo pochi simulatori al mondo modellizzano oggi incidenti severi che possono comportare la fusione del nocciolo nucleare. Il fattore tempo è sicuramente fondamentale e per questo il progetto europeo ha tra gli obiettivi una velocità di calcolo tale da offrire a chi lavora al simulatore un’esperienza di training realistica. Per l’Enea i prossimi passi prevedono la validazione dei modelli per incrementare l’accuratezza delle simulazioni. Sperando che restino per sempre nei laboratori.

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Categories: Economia e Imprese