Condividi

Novo Nordisk, utile +21% grazie agli antiobesità nel 2024, titolo oltre +3%. In ginocchio le Pharma Usa in attesa di Kennedy

Il gruppo danese ha visto un ulteriore aumento delle vendite dei farmaci per combattere il diabete e l’obesità. Negli Usa le azioni Moderna guidano il calo delle big tech. Kennedy dovrebbe ricoprire la carica di Segretario alla Salute questa settimana

Novo Nordisk, utile +21% grazie agli antiobesità nel 2024, titolo oltre +3%. In ginocchio le Pharma Usa in attesa di Kennedy

Novo Nordisk, colosso danese della farmaceutica, ha reso noto stamane di aver ha chiuso il 2024 con vendite in aumento del 25% in corone danesi e del 26% a tassi di cambio costanti a 290,4 miliardi di DKK (quasi 39 miliardi di euro).

L’utile operativo è aumentato del 25% in corone danesi e del 26% a tassi di cambio costanti (CER) a 128,3 miliardi di DKK (circa 17 miliardi di euro). L’utile operativo è stato influenzato positivamente dagli adeguamenti delle vendite lorde/nette negli Stati Uniti e negativamente dalle perdite per svalutazione. L’utile netto è stato di 101 miliardi di DKK (circa 13,5 miliardi di euro), in aumento del 21%.

Il titolo nella borsa di Copenhagen quota 614,1 corone, in rialzo del 3,63%. Il titolo in dicembre aveva perso anche il 27% cadendo ai livelli dell’agosto 2023, registrando il peggior calo dall’aprile 2002.

Vendite spinte ancora dai famaci per diabetici e obesi

Le vendite nell’ambito della cura del diabete e dell’obesità sono aumentate del 26% in corone danesi a 271,8 miliardi di DKK (27% a CER), principalmente guidate dalla crescita delle vendite per la cura del diabete GLP-1 del 21% in corone danesi (22% a CER) e dalla crescita della cura dell’obesità del 56% in corone danesi a 65,1 miliardi di DKK (57% a CER). Invece le vendite dei farmaci per la cura delle malattie rare sono aumentate del 9% sia in corone danesi che a CER. I farmaci per la cura del diabete si sono rilevati utili anche per combattere l’obesità.

Le vendite nelle operazioni in Nord America sono aumentate del 30% in corone danesi (30% a CER). Le vendite nelle operazioni internazionali sono aumentate del 17% in corone danesi (19% a CER). “Siamo soddisfatti delle prestazioni nel 2024, dove la crescita delle vendite del 26% riflette il fatto che oltre 45 milioni di persone stanno ora beneficiando dei nostri trattamenti” ha commentato il CEO Lars Fruergaard Jorgensen.

Per le prospettive del 2025, Novo Nordisk prevede una crescita delle vendite del 16-24% a CER e una crescita dell’utile operativo del 19-27% a CER. Si prevede che la crescita delle vendite e dell’utile operativo riportata in corone danesi sarà rispettivamente di 3 e 5 punti percentuali superiore a quella a CER. “Abbiamo completato l’acquisizione dei tre siti Catalent e durante l’anno abbiamo fatto progredire la nostra pipeline di R&S, inclusi progetti sull’obesità come CagriSema e amycretin” ha detto ancora il Ceo. “Nel 2025, continueremo a concentrarci sull’esecuzione commerciale, sulla progressione della nostra pipeline di R&S in fase iniziale e avanzata e sull’espansione della nostra capacità produttiva”.

In calo invece le Big Pharma Usa. Timori per l’arrivo di Kennedy

Ieri invece a Walla Strret sono scese le azioni delle grandi case farmaceutiche Usa, trainate in particolare da quelle della società di biotecnologia Moderna in caduta libera (-6%). A picco , che presenta un pessimo -6,07%. Soffrono le aziende produttrici di vaccini e di alimenti confezionati dopo che la scelta del presidente Donald Trump per la carica di Segretario alla Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr., si è avvicinata all’incarico dopo il voto favorevole di una commissione del Senato.

Il voto della Commissione Finanze del Senato degli Stati Uniti apre la strada al voto dell’intero Senato per confermarlo come segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti già questa settimana. Kennedy, che ha dovuto affrontare l’opposizione di gruppi sanitari e democratici, ha a lungo seminato dubbi sulla sicurezza e l’efficacia dei vaccini che hanno contribuito a frenare le malattie e prevenire i decessi per decenni.

Durante la sua corsa alla presidenza degli Stati Uniti come indipendente, Kennedy dichiarò di voler “rendere di nuovo sana l’America”, indicando gli additivi, le sostanze chimiche e lo zucchero utilizzati negli alimenti confezionati e nelle bibite come responsabili delle malattie croniche negli Stati Uniti.

Pfizer è sceso dell’1,3%, insieme alle azioni statunitensi del suo partner per il vaccino COVID-19, BioNTech, che è sceso del 2,24%. Moderna è sceso del 6,51% e Novavax è scivolato del 2,3% per poi risalire di uno 0,12%. Azioni di aziende alimentari confezionate tra cui Hershey, Mondelez, Kraft Heinz, General Mills erano ieri tutti in calo del 2%.

Commenta