Si chiama mercato alternativo del capitale italiano, ma sta raggiungendo risultati da primo della classe: l’Aim si prepara nel 2015 a fare il salto di qualità e raggiungere l’obiettivo di 90 società quotate. Nove matricole hanno già debuttato a Piazza Affari e molte altre si apprestano al debutto tanto che si prevede che l’Aim nel 2015 superi il segmento principale della Borsa italiana. Non soltanto in termini di nuove società quotate, l’Aim sta crescendo anche sul fronte del valore delle aziende e delle operazioni effettuate.
Il segmento italiano dell’Aim, è dedicato alle piccole e medie imprese che vogliono investire nella loro crescita e hanno la possibilità di accedere ad una platea di investitori focalizzati sulle small caps. Dall’inizio del nuovo anno già nove matricole hanno debuttato sul segmento a loro dedicato.
Ecco le quotazione del 2015:
– BioDue – 20 maggio
– Cover 50 – 13 maggio
– Elettra Investimenti – 17 aprile
– Mondo TV Suisse – 9 aprile
– Clabo – 31 marzo
– Caleido Group – 24 marzo
– Digitouch – 16 marzo
– Mobyt – 5 marzo
– Italian Wine Brands – 29 gennaio
Anche nel 2014 il mercato dell’Aim è stato di importanza centrale con la quotazione di 22 nuove società. Se, come previsto, nel 2015 si arrivasse a 30 debutti, il dato dell’anno in corso rappresenterebbe un aumento di circa il 50% rispetto al risultato del 2014. Ad agevolare il debutto delle piccole e medie imprese italiane è anche la procedura molto snella prevista per la quotazione su questo segmento.
Le società pronte al debutto nel 2015 sono:
– Masi Agricola, azienda agricola famosa per la produzione dell’Amarone
– Giglio Group, attiva nelle produzioni televisive
– Tecnocap, produttrice di tappi metallici
– Piteco, società specializzata in software
– Geodata, società di ingegneria attiva sul territorio
– Il gambero rosso, leader nell’enograstronomia
– Il Fatto Quotidiano, il quotidiano online diretto da Marco Travaglio.
Oltre ai numeri interessanti legati alle nuove matricole, Barbara Lunghi, responsabile dei mercati per le PMI di Borsa, sottolinea anche l’aumento di operazioni con un flottante più robusto. Prima dell’estate potrebbe concretizzarsi un’operazione di oltre 30 milioni di euro, la più grande tra quelle viste fino ad oggi.
Le performance complessive dell’Aim sono ancora lontane da quelle del settore principale, ma aggiunge Lunghi “Si è innescato un circolo virtuoso. Man mano che il mercato diventa più robusto in termini di numero di società, aumenta la possibilità di far convivere in portafoglio società più liquide con società meno liquide ma con importanti prospettive di crescita”.